Piazza Manno, la partita è aperta
di Enrico Carta
L’assessora alla Cultura: «La giunta esaminerà il progetto vincitore». Le modifiche sono possibili
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ORISTANO. Non è finita qui. Non basta l’aver indicato il progetto vincitore per la riqualificazione di piazza Manno. Dalla giunta comunale arrivano segnali chiari sulla volontà di tenere aperta la porta a modifiche, ribadendo la separazione netta tra quel che compete alla politica e i passaggi che invece chiamano in causa i tecnici degli uffici comunali. «Gli obiettivi generali, culturali, storici, turistici, architettonici, archeologici e sociali, sono stati fissati dalla giunta attraverso la delibera di indirizzi. I passaggi successivi sono tecnici affidati ai tecnici. L’interesse verso piazza Manno e la sua riqualificazione sono sempre stati altissimi – dice l’assessora alla Cultura Massimiliano Sanna –. Io, come gli altri assessori, sono stato parte attiva e anzi propositiva nei momenti e nei limiti assegnati dalla legge. Nessuno di noi può interferire nel lavoro degli organi tecnici con ingerenze inopportune e illegittime. Rispettiamo il ruolo dei dirigenti comunali, quello della commissione che ha scelto il lavoro che ha considerato migliore e quello dei progettisti che hanno partecipato al concorso di idee».
Questo è il preambolo, ma la vera novità arriva subito dopo. «È ovvio però che anche la giunta comunale vorrà esaminare il progetto vincitore, assicurando altrettanta attenzione alle altre proposte presentate – prosegue l’assessora –. Lo faremo dedicando a questo tema, molto sentito in città e al quale questa amministrazione tiene in modo particolare, tutta l’attenzione che merita». È il segnale che la partita non è ancora chiusa anche perché in gioco, oltre al rifacimento della piazza, ci sono anche altri aspetti che vanno al di là delle semplici questioni urbanistiche o meglio questioni in cui l’urbanistica non può prescindere dai legami con la storia e con l’importanza identitaria che alcuni edifici o altri elementi architettonici e archeologici hanno in quella piazza.
Ovviamente il pensiero va immediatamente alla reggia degli Arborea, ma non solo. Era stata l’associazione Oristano Nascosta a mostrare profonda delusione perché il progetto trascurerebbe la reggia, le antiche mura e i cunicoli sotterranei di origine medievale che proprio al confine tra piazza Manno e via Duomo hanno una delle loro diramazioni che poi si estendevano e parzialmente si estendono anche ora in gran parte sotto la superficie del centro storico.
Del resto, proprio negli indirizzi forniti al dirigente comunale Giuseppe Pinna, la giunta stabilì «gli obiettivi che attraverso il bando si volevano raggiungere per la valorizzazione, nel rispetto delle sue caratteristiche storiche, artistiche e monumentali, di una delle più importanti piazze della città». Tra questi indirizzi, ferma restando la cifra a disposizione di 1 milione e mezzo, c’era anche la valorizzazione dell’antica città giudicale con i resti presenti sotto l’attuale pavimentazione stradale che scavi archeologici avrebbero potuto mettere in evidenza; c’era poi la necessità di valorizzare le vedute degli edifici di interesse storico culturale. Ecco perché l’ultima parola non è scritta. Anche il sindaco Andrea Lutzu ha chiarito che è la giunta che deve approvare lo studio di fattibilità e che il progetto è un’idea e le idee servono per portare a una progettazione più dettagliata.
Questo è il preambolo, ma la vera novità arriva subito dopo. «È ovvio però che anche la giunta comunale vorrà esaminare il progetto vincitore, assicurando altrettanta attenzione alle altre proposte presentate – prosegue l’assessora –. Lo faremo dedicando a questo tema, molto sentito in città e al quale questa amministrazione tiene in modo particolare, tutta l’attenzione che merita». È il segnale che la partita non è ancora chiusa anche perché in gioco, oltre al rifacimento della piazza, ci sono anche altri aspetti che vanno al di là delle semplici questioni urbanistiche o meglio questioni in cui l’urbanistica non può prescindere dai legami con la storia e con l’importanza identitaria che alcuni edifici o altri elementi architettonici e archeologici hanno in quella piazza.
Ovviamente il pensiero va immediatamente alla reggia degli Arborea, ma non solo. Era stata l’associazione Oristano Nascosta a mostrare profonda delusione perché il progetto trascurerebbe la reggia, le antiche mura e i cunicoli sotterranei di origine medievale che proprio al confine tra piazza Manno e via Duomo hanno una delle loro diramazioni che poi si estendevano e parzialmente si estendono anche ora in gran parte sotto la superficie del centro storico.
Del resto, proprio negli indirizzi forniti al dirigente comunale Giuseppe Pinna, la giunta stabilì «gli obiettivi che attraverso il bando si volevano raggiungere per la valorizzazione, nel rispetto delle sue caratteristiche storiche, artistiche e monumentali, di una delle più importanti piazze della città». Tra questi indirizzi, ferma restando la cifra a disposizione di 1 milione e mezzo, c’era anche la valorizzazione dell’antica città giudicale con i resti presenti sotto l’attuale pavimentazione stradale che scavi archeologici avrebbero potuto mettere in evidenza; c’era poi la necessità di valorizzare le vedute degli edifici di interesse storico culturale. Ecco perché l’ultima parola non è scritta. Anche il sindaco Andrea Lutzu ha chiarito che è la giunta che deve approvare lo studio di fattibilità e che il progetto è un’idea e le idee servono per portare a una progettazione più dettagliata.