La Nuova Sardegna

Oristano

Botta e risposta sul campo da golf

Botta e risposta sul campo da golf

Torre Grande, la Ivi Petrolifera replica alle richieste di chiarimenti presentate

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ORISTANO. Nuove osservazioni e nuove controdeduzioni. Il percorso della valutazione d'impatto ambientale per il progetto dell'Ivi Petrolifera su campo da golf e strutture ricettive a Torregrande, nell'area del Pontile, si allunga ancora, dato che vari enti pubblici, tra i quali il Corpo Forestale, hanno chiesto alla ditta chiarimenti e modifiche progettuali che ora dovranno essere vagliate dagli uffici della Regione. La procedura sembrava essere arrivata a un punto di svolta con la modifica volontaria, da parte della stessa Ivi, del progetto, che aveva ridotto a nove buche il campo da golf e rimodulato le strutture residenziali e le cubature. Secondo molti, mancava solo il via libera della Giunta regionale, ma le nuove osservazioni implicano che bisognerà aspettare un po' di più. Uno dei temi principali riguarda l'approvvigionamento idrico. L'ipotesi progettuale dell'Ivi prevede tre fonti per l'irrigazione del campo in ordine di priorità: acque reflue depurate, le acque fornite dal Consorzio di bonifica e infine, come fonte accessoria, l'acqua del vicino fiume Tirso. L'ipotesi però non piace all'agenzia regionale del distretto idrico della Sardegna (Adis), che suggerisce all'azienda di non ricorrere alle acque del Consorzio e approvvigionarsi direttamente dal Tirso. La controdeduzione dell'Ivi è netta: «Il parere dell'Adis appare totalmente immotivato». Per la società la quantità di acqua richiesta al Consorzio è irrisoria rispetto ai volumi gestiti dallo stesso, e da utilizzare solo in caso di carenze nella fonte primaria, le acque reflue depurate. Anche il campo da golf, però, presenterebbe alcune criticità. Per il servizio regionale Tutela del paesaggio, la buca numero sette si trova all'interno della golena del Tirso, in un'area umida costiera. Per questo viene chiesto all'Ivi di posizionarla altrove, ma per la società l'ipotesi non può essere presa in considerazione, dato che in realtà la buca si troverebbe al di là della fascia di rispetto di 150 metri dal fiume. La Forestale, invece, chiede lo spostamento del campo di prova al di fuori della pineta, ma anche in questo caso l'Ivi si mostra nettamente contraria, dato che la ricollocazione del campo toglierebbe valore al campo da golf. La palla ora passa agli uffici della Regione, che dovranno valutare le risposte della società e concludere così l'istruttoria, proponendo alla Giunta regionale l'approvazione o il respingimento del progetto.(dav.pi.)

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