Oristano, al via la disinfestazione contro il virus della Febbre del Nilo
Giovedì, comunica la Provincia, il primo trattamento che interesserà Sa Rodia
Oristano Atteso e sospirato come non mai, arriva finalmente il potenziamento del servizio di disinfestazione per contrastare la diffusione del virus della Febbre del Nilo. Ad annunciarlo è proprio la Provincia, che fa sapere di aver integrato « l’attività portata avanti ininterrottamente da mesi con le proprie unità operative con interventi che saranno effettuati da parte di una società esterna specializzata». In una nota la Provincia fa sapere che: «Sin dal primo caso di infezione dal virus del Nilo occidentale, la Provincia aveva avviato un piano di controllo e disinfestazione nei siti più sensibili. Nuovi interventi sono stati programmati per i prossimi giorni e partiranno già nella giornata di giovedì 8 settembre e proseguiranno nel prossimo periodo con la bonifica di diverse aree pubbliche del territorio provinciale (parchi, scuole, piazze)».
Giovedì il trattamento nel Comune di Oristano interesserà Sa Rodia. In particolare i tecnici interverranno nell’area circostante al Centro di equitazione SOE – a Sa Rodia e del Centro di aggregazione giovanile; sulla strada di Pesaria; all’Istituto Tecnico, giardini di via Carboni e nell’area parcheggi fronte all’Inail. Venerdì i disinfestatori opereranno a Torangius, nell’area del Centro sociale e nella zona di via Quasimodo. I trattamenti contro gli insetti alati saranno effettuati a partire dalle 5 del mattino.
Durante il trattamento, per precauzione dovranno essere tenere chiuse porte e finestre, non circolare durante l'erogazione dell'insetticida, mettere al riparo eventuali piccoli animali domestici, panni stesi e oggetti utilizzabili da bambini e adulti, non consumare frutta e ortaggi eventualmente contaminati per almeno 6 giorni avendo cura, dopo tale periodo, di lavarli accuratamente.
La Provincia ricorda come l’Ente svolga la propria attività di prevenzione nelle aree pubbliche ma spesso i focolai presenti in ambito privato hanno un forte ruolo sulle infestazioni. «Pertanto, anche i cittadini – si legge – sono chiamati ad adottare un comportamento adeguato e corretto tale da evitare la presenza di acque stagnanti nei propri giardini e aree private». Interventi straordinari che arrivano ora e partono proprio da Oristano, quando, meno di tre settimane fa (era il 22 agosto) , la Provincia aveva invitato i Comuni, con i sindaci in fortissimo allarme, a non sollecitare interventi a tappeto, considerandoli dannosi.
L’Ente aveva sottolineato come il servizio di disinfestazione svolga la sua attività di controllo delle popolazioni di gennaio di zanzare eseguendo il monitoraggio periodico, ogni 15-20 giorni in media, dei siti di riproduzione larvale ed effettuando i trattamenti antilarvali necessari. Ad oggi, faceva sempre sapere la Provincia, «è stato possibile garantire il controllo nei centri abitati e nelle periferie di numerosi comuni, quelli esposti alle infestazioni più nelle aree costiere, in prossimità degli stagni, nelle borgate marine e in tutti i comuni che hanno segnalato la presenza straordinaria dell'insetto, tenuto anche del verificarsi della stagione particolarmente siccitosa che hato una significativa riduzione dei focolai larvali.
La Provincia però ricorda che le disinfestazioni generalizzate a scopo preventivo «sono da evitare, perché inutili nel controllo della popolazione di insetti e perché le immissioni nell'ambiente sostanze nocive sono causa di un inquinamento ambientale e di conseguenze negative nei confronti dell'uomo e degli animali, non sempre immediatamente valutabili». Da qui l'appello ai Comuni a non richiedere interventi generalizzati ea tappeto. Ma ora, che i casi di persone ammalate in provincia sono cinque su sei di tutta la Sardegna, si è pensato bene di cambiare strategia. Era dal 2012 che non si verificavano casi di West Nile Desease in Sardegna, la cosiddetta Febbre del Nilo, malattia trasmissibile animali all'uomo attraverso le zanzare e l'attenzione delle istituzioni a tal riguardo è alta. Adesso l'attenzione torna alta e le istituzioni provano a contenere con interventi mirati, il fenomeno.