La Nuova Sardegna

Oristano

La convenzione

Un accordo tra università di Cagliari e fondazione Oristano per rilanciare il territorio in chiave turistica

Un accordo tra università di Cagliari e fondazione Oristano per rilanciare il territorio in chiave turistica

Le attività sono state presentate all’ex Monastero del Carmine

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Oristano Una collaborazione per rilanciare il territorio oristanese in chiave turistica. L'hanno sottoscritto la Fondazione Oristano e il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Cagliari.
La convenzione, sottoscritta dal Direttore del Dipartimento SEA Rinaldo Brau e dal Presidente della Fondazione Oristano Francesco Deriu, disciplina le attività di natura didattica e di ricerca da realizzare congiuntamente quali seminari e convegni, partecipazione a progetti di ricerca, la condivisione di risultati di ricerca in eventi di divulgazione.

Nei giorni scorsi le attività sono state presentate all’ex Monastero del Carmine, sede del Consorzio UNO gestore dell'Università di Oristano, nel corso di un evento a cui hanno partecipato, oltre allo stesso Presidente della Fondazione Oristano anche il coordinatore del corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale, Patrizio Monfardini, il docente di Percorsi culturali e turistici del corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale, Mattia Sanna Montanelli, l’assessore alla cultura Luca Faedda, il direttore del Consorzio UNO Francesco Asquer, Giulia Contu  la docente di Statistica per le applicazioni aziendali e Presidente del Comitato Turismo della Fondazione Oristano, Giulia Congiu.

Gli studenti Martina Veronica Leoni, Luisa Liliana Loi, Luca Contu, Lara Vigo e Laura Gungui, originari di vari centri della Sardegna e iscritti al corso universitario di Oristano,  hanno illustrato il progetto “L’oristanese: tra acqua e cultura” che si fonda sulla valorizzazione del tema dell’acqua, risorsa fondamentale che contraddistingue il territorio fin dall’antichità. Sono stati individuati quali valori caratterizzanti insieme all'acqua anche l'archeologia, la gastronomia, la sacralità e il benessere.
 Il percorso, sviluppato sul tema dell’acqua, parte da Oristano e prevede la realizzazione di un itinerario in cinque tappe attraversando lstagno di Santa Giusta, lo stagno di Cabras, il pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, le terme di Fordongianus e la diga di Santa Chiara sul lago Omodeo.

“L’itinerario – è stato spiegato durante la presentazione - vuole valorizzare l’acqua, nelle sue diverse manifestazioni presenti all’interno della provincia di Oristano, quale elemento che ha permesso insediamenti umani nel territorio fin dall’antichità. L’acqua è l’elemento naturalistico che più di tutti ha caratterizzato e caratterizza paesaggi, cultura e storia di questo territorio.  Il percorso è composto da cinque tappe, tra il Sinis e il Barigadu, passando per paesaggi lacustri, zone montuose e testimonianze lasciateci da civiltà che prima di noi hanno vissuto questo territorio”.
L’itinerario nasce per essere svolto in autonomia; in ogni tappa verranno installati dei codici QR geolocalizzati attraverso i quali verrà descritto il paesaggio e le caratteristiche specifiche del sito.  

L’itinerario sarà pubblicato dalla Fondazione Oristano all’interno del sito di promozione turistica www.oristano.info

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