La Nuova Sardegna

Oristano

La cerimonia

L’amore di Rosy e Carla per la prima unione civile a Cabras

di Paolo Camedda

	Le due spose con il sindaco Andrea Abis che ha celebrato il matrimonio civile
Le due spose con il sindaco Andrea Abis che ha celebrato il matrimonio civile

Le due spose hanno detto «sì» nella spiaggia di Mari Ermi

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Cabras Nella suggestiva cornice di Mari Ermi, questa mattina, lunedì 25 settembre, il sindaco di Cabras, Andrea Abis, ha unito civilmente due donne, Rosy e Carla, che hanno in questo modo coronato il loro sogno d’amore. Nate nel 1978 ed entrambe cabraresi, hanno vissuto con emozione il rito, il primo di questo genere celebrato a Cabras. Circondate da numerosi amici e parenti, dopo aver pronunciato il fatidico «sì», si sono scambiate gli anelli, simbolo della loro unione sugellata dalle raffiche del maestrale e dal sole che hanno reso quanto mai suggestivo anche la cornice entro cui si è svolta la cerimonia.

«Questa è una giornata importante per Cabras – ha dichiarato il sindaco –, nella quale si celebra concretamente la libertà dei diritti civili delle persone unite dall’amore a prescindere dal genere». Rivolgendosi poi alla coppia, il primo cittadino ha aggiunto: «Mi congratulo con voi perché siete state cittadine esemplari nel determinare con coraggio la vostra scelta. So che non è stato facile, ma ce l’avete fatta. Sono sicuro di esprimere il sentimento di tutta la comunità di Cabras augurandovi tanta fortuna e una felice e lunga vita insieme».

Le unioni civili sono state introdotte dalla Legge n° 176 del 2016, che riconosce pieni diritti e doveri a una coppia formata da persone dello stesso sesso. Dall'unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Come nei matrimoni, anche nelle unioni civili le persone che si legano reciprocamente sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni.

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