Impianti eolici, il sindaco di Paulilatino è possibilista
Domenico Gallus: «A certe condizioni si possono fare»
Paulilatino Tre ore a parlare di eolico, rinnovabili e forme di compensazione per gli enti locali e i comuni che potrebbero ospitare impianti eolici. Venerdì 20 ottobre il sindaco di Paulilatino, Domenico Gallus ha ospitato un incontro promosso da Legambiente col patrocinio del Comune dove si è parlato in particolar modo del progetto di Sorgenia Renewables di impianto eolico che prevede cinque pale a Paulilatino e quattro a Bauladu, mentre Zeddiani e Solarussa dovrebbero ospitare i sistemi di collegamento e di accumulo.
In un primo momento Paulilatino aveva detto no al progetto di Sorgenia preoccupata per l’impatto sull’area di Santa Cristina e sul pericolo che la presenza di un impianto di tal genere potesse mettere a rischio il riconoscimento Unesco. «Ecco perché abbiamo detto no. Eravamo disponibili a discutere a tre condizioni: la prima è che per i prossimi 30 anni la popolazione locale non paghi in bolletta il costo dell’energia; che questo vantaggio venga esteso anche alle piccole imprese locali, presenti e future e che anche l’amministrazione comunale abbia la bolletta abbattuta. A queste condizioni la società ha detto sì, e per questo abbiamo aperto un confronto su dove collocare le pale».
Secondo il primo cittadino il progetto Sorgenia prevede cinque pale, la più distante è a otto chilometri dal paese, «dove ora c’è una pietraia» la più vicina a due chilometri e mezzo in linea d’aria da Santa Cristina. «Con Legambiente faremo un gruppo di lavoro». Gallus, che è anche consigliere regionale sardista, nel suo intervento ha ricordato la necessità di superare l’energia prodotta da fossili, che in Sardegna vede attive due centrali a carbone. «Questi impianti verdi serviranno decine di migliaia di utenti, non solo gli abitanti di Paulilatino, ma tutto ciò che deciderà il mio comune lo farà dopo aver avuto il chiaro, limpido e trasparente consenso della popolazione».