Samugheo, prima edizione della fiera dell’Artigianato artistico riservata alle imprese
Oltre ottanta operatori presenti
Samugheo Dal 7 al 10 dicembre Samugheo sarà il crocevia di scambi commerciali, di competenze e conoscenze tra operatori del settore manifatturiero italiani e stranieri. Il centro di produzione tessile del Barigadu ospiterà la prima fiera dell'artigianato artistico B2B, su cui si prevede di far convergere l' interesse di oltre 40 acquirenti, arredatori e designer provenienti dalla Penisola, dal Centro e dal Nord Europa. Gli spazi espositivi dell'ex cantina sociale, già sede di Tessingiu, saranno il luogo fisico dell'incontro tra domanda e offerta.
Il campionario selezionato per l'evento è espressione del patrimonio artistico, etnografico e culturale di alcune delle realtà isolane più rinomate per la produzione tessile, la lavorazione del vetro, della ceramica, del legno e del ferro. Il consueto proscenio di Tessingiu si trasformerà dunque nella cornice di un evento internazionale, ma pur attingendo a una formula di consolidato successo qual è la rassegna annuale, la fiera "Business to business" si differenzia dalla prima in modo sostanziale per la durata e il target dei visitatori. La manifestazione è concentrata in tre giorni durante i quali sarà proposta una totale immersione nel mondo e nella storia dell'artigianato sardo, non soltanto attraverso l'impatto con l'evento espositivo, ma permettendo ai visitatori di scoprire quale bagaglio di saperi, tecniche, risorse e abilità manuali si nascondono dietro il prodotto finito.
«I portatori d'interesse saranno condotti all'interno delle aziende e dei laboratori, sia locali che esterni, per far conoscere loro i processi di lavorazione e la tradizione a cui attinge l'industria manifatturiera. Vorremmo creare dei percorsi esperenziali e includere in questa proposta anche ad altri sistemi produttivi dell'economia locale, come quello legato alla panificazione e in generale all'agroalimentare», spiega il direttore della fiera Luca Zoccheddu, responsabile dell'agenzia Altrove. Sono attesi almeno 50 espositori e una trentina di potenziali acquirenti del Centro e Nord Italia, della Germania, della Francia, delle penisole iberica e scandinava, a cui si aggiungono una ventina di omologhi sardi.
Nel progetto promosso dal Comune rientra anche un corso di internazionalizzazione e di comunicazione, tenuto dallo staff di Altrove e dall'incubatore di imprese Net Value, a cui hanno preso parte una quindicina di operatori economici. Sull'intera operazione sono stati investiti 90mila euro, frutto di uno stanziamento regionale.
«L'amministrazione comunale ha fortemente voluto la fiera dell'artigianato artistico B2B: essa rappresenta un'occasione unica per la nostra comunità, storicamente votata alla produzione di manufatti artistici in tutti i settori artigianali e famosa nel mondo per l'arte tessile», ha dichiarato il sindaco Basilio Patta. Sull'effetto "cartina di tornasole" sono riposte aspettative molto alte, come confermano le parole dell'assessore alle attività produttive Massimiliano Urru. «Siamo sicuri che la presenza di buyers e stakeholders locali, italiani e internazionali sarà motivo di confronto e di crescita per tutto il territorio isolano».