Tribunale di Oristano, omicidio di Chiara Carta. Per due periti su tre la madre è totalmente incapace di intendere e di volere
La donna presente in udienza. Nella stessa aula anche il padre di Chiara
Oristano Si è conclusa poco dopo le 15 l’udienza dedicata all’incidente probatorio sulla morte di Chiara Carta, la ragazza uccisa dalla madre Monica Vinci lo scorso febbraio. La giudice Federica Fulgheri ha ricevuto la perizia del suo consulente, lo psichiatra forense Maurizio Marasco e quelle presentate dal pubblico ministero Valerio Bagattini e dalla difesa. Presente per la difesa l’avvocato Gianluca Aste e per la parte offesa l’avvocato Anna Paola Putzu. Le perizie dovevano rispondere a tre quesiti: se la madre al momento dei fatti fosse in grado di intendere e volere, completamente o anche parzialmente; se sia in grado in questo momento, di affrontare un processo e di comprenderne il contenuto. Infine dovevano fornire una valutazione sull’eventuale pericolosità sociale di Monica Vinci.
Terminato l’incidente probatorio il pm adesso ha tutti gli elementi per concludere la fase istruttoria al termine della quale ci sarà il primo giudizio.