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Mercato di via Mazzini a Oristano: il vecchio progetto è superato, ma resta il dilemma dei soldi

di Enrico Carta
Mercato di via Mazzini a Oristano: il vecchio progetto è superato, ma resta il dilemma dei soldi

Il consiglio comunale approva la mozione del centro sinistra per dare una svolta alla sua ricostruzione, ma il sindaco Massimiliano Sanna spegne i sogni: «Per ora non abbiamo certezze sui soldi a disposizione»

20 giugno 2024
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Oristano Tutti d’accordo sul fatto che debba rinascere, mille idee su come debba rinascere. Per ora resta il rudere che da anni fa inorridire la città, ma un piccolissimo passo avanti per il mercato di via Mazzini-via Mariano IV è stato fatto. Il consiglio comunale ha infatti approvato ieri, mercoledì 19 giugno, la mozione presentata dalla minoranza di centro sinistra su quel che sarà del vecchio cuore pulsante del commercio del centro storico. L’ha fatto con 22 voti a favore e ciò significa che entrambi gli schieramenti si sono trovati d’accordo, con l’unica eccezione del civico Sergio Locci che ha deciso di astenersi. Chiuso il dibattito delle buone intenzioni, ora restano i dilemmi perché gli ostacoli sono parecchi. Prima ancora di quelli su come ciascuno dei consiglieri disegna il mercato del futuro, ci sono da superare quelli sui soldi.

A spegnere qualsiasi sogno a occhi aperti ci ha pensato il sindaco Massimiliano Sanna che, al termine del dibattito che ha preceduto il voto, ha detto: «Da questa sala è emersa la necessità di dare priorità al progetto del mercato. Però dobbiamo farlo in maniera intelligente. Se per tanti anni c’è stata una condizione che ha portato alla situazione attuale, è evidente che ci sono dei problemi che vanno affrontati. Tutti vogliamo un mercato moderno, un luogo di incontro, ma dobbiamo tenere conto di tutte i problemi che esistono». Prima di tutto è fondamentale avere la certezza che i fondi stanziati dalla giunta regionale quando ancora era presieduta da Christian Solinas, esistano davvero e non solo sulla carta. Il primo cittadino ha infatti ricordato: «Ci sono stati assegnati 2 milioni e mezzo, ma a oggi non abbiamo certezze. Oggi abbiamo certezza solo di 800mila euro che avanzano dai fondi del vecchio progetto». Una cifra irrisoria, perché la ricostruzione del mercato, in qualsiasi modo avvenga, dovrebbe costare non meno di 5 milioni.

Prima di queste parole che spengono gli entusiasmi facili e riportano tutti all’amaro confronto con la realtà, c’era stata un’ampia discussione iniziata con l’intervento della consigliera di Progetto Sardegna, Maria Obinu, che ha avuto il compito di presentare la mozione. Questo ha implicato anche l’elenco dei continui passi avanti a cui poi sono seguiti passi indietro ben più ampi che, di fatto, hanno bloccato il progetto: «A distanza ormai di più di otto anni da quando si decise di chiuderlo e di trasferire gli operatori commerciali, le cose sono peggiorate. Eppure, il Comune di Oristano sborsa per l’affitto del locale di via Cimarosa, cifre considerevoli che superano i 70mila euro l’anno. Nei mesi scorsi l’amministrazione aveva anche annunciato la decisione di trasferire gli operatori di via Cimarosa nel mercato di via Costa, con l’obiettivo di ridurre le spese e venire incontro anche agli operatori del secondo mercato cittadino, anche quello ormai fatiscente e in stato di totale abbandono. Chiediamo decisioni sui due mercati comunali. E soprattutto di indicare in maniera chiara cosa si intenda fare per il futuro della struttura di via Mazzini, quale sarà il progetto definitivo, quali gli obiettivi per rilanciare la struttura e il centro storico e commerciale della città e quali i tempi di realizzazione».

Parole che l’intera minoranza ha poi in linea di massima fatto proprie, ribadendo che l’idea di mercato concepita dal vecchio progetto è ormai superata. Tutti, da Efisio Sanna a Umberto Marcoli, da Giuseppe Obinu a Francesco Federico e Sergio Locci, hanno evidenziato la necessità di ripensarlo e di avviare immediatamente un confronto politico serio per arrivare al cambio di passo e magari alla conclusione di questa storia infinita.

Dalla maggioranza si sono levate le voci di Antonio Iatalese, Gianmichele Guiso, Fulvio Deriu, Giuliano Uras e Gianfranco Licheri. È stato un coro unanime per confermare che bisogna modificare il progetto considerato anacronistico, ma che le idee su come si vorrebbe trasformare l’area di via Mazzini sono ancora avvolte nella nebbia, anche perché – serio dubbio – si è sicuri che tutti siano d’accordo sul da farsi e sul come farlo? Cosa contiene quel concetto di modernità che ciascuno rivendica per il nascente mercato?  Ma tornando a monte, le nozze coi fichi secchi non si possono fare e allora c’è innanzitutto da seguire la strada che porti a capire quale sia la cifra di cui dispone il Comune. Si può pensare in grande, ma con gli spiccioli non si va molto lontano. Sta alla giunta trovare i soldi. Il sindaco ne è consapevole, visto il tono del suo intervento. Spetta a lui e ai suoi assessori andare alla pesca miracolosa.

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