A Santa Cristina di Paulilatino si celebra l’acqua
Questa sera, venerdì 21 giugno giorno del solstizio d’estate, l’evento Abba ’Ia evento inaugurale della rassegna Monumentos
Paulilatino La forza vitale dell’acqua, i riti e i miti legati all’elemento primordiale della Terra e la coincidenza spazio-temporale di un luogo simbolo della pratica del culto intrinsecamente legato a questa fonte di vita che diventa osservatorio del solstizio d’estate connotano Abba ’ìa, l’evento inaugurale di Monumentos. Così l’associazione Coro San Teodoro ha intitolato il lavoro dedicato alla tradizione musicale, canora e artistica sarda che equipara il valore della cultura identitaria all’importanza del patrimonio materiale. Monumenti immateriali, appunto: questo rappresentano per gli autori dell’iniziativa la lingua madre, il canto polifonico, il ballo e le altre forme di cultura popolare. Oggi le testimonianze tangibili del passaggio dell’Uomo e l’insieme di pratiche, saperi, espressioni e capacità espressi dai primi nuclei sociali e dalle comunità rurali che si svilupparono nei millenni successivi condivideranno la scena a Santa Cristina, ai bordi del monumento che più di altri evoca il potere mistico dell'acqua.
Il pozzo sacro sarà la scenografia ad Abba ’ìa, acqua viva, che a partire dalle 21.30 di oggi, venerdì 21 giugno, celebrerà l’elemento naturale traendo spunto da un fenomeno astronomico che la società arcaica ha sempre percepito come un momento di passaggio proiettando credenze e suggestioni in riti propiziatori e purificatori sopravvissuti fino a oggi attraverso le tradizioni. La manifestazione ruoterà attorno alle esibizioni del complesso polifonico San Teodoro di Paulilatino, diretto da Maria Chiara Piras, del coro femminile Ilune di Dorgali diretto da Alessandro Catte e dei Tenores Remunnu ’e locu di Bitti. I canti saranno intercalati dall'inserimento delle voci narranti: Simona Piras, Marco Urru e Barbara Caddeo.
Lo spettacolo è finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dal Comune con il sostegno dell’editore Illisso ed è organizzato in collaborazione con la cooperativa Archeotour e il Teatro di Sardegna per la comunicazione, con il supporto tecnico di Andrea Cutri. La direzione artistica è del maestro Alessandro Catte e i testi di Michele Pio Ledda «L’iniziativa – spiega l'assessora alla cultura e co-autrice Antonella Casula – vuole valorizzare la storia e le identità che genti e vestigia secolari custodiscono in un territorio ricco di suggestioni. Ciò avverrà con appuntamenti e attività future con l’obiettivo di dare spazio a installazioni documentarie e fotografiche dedicate ai luoghi simbolo di Paulilatino e dei territori dell’isola». E aggiunge «Il progetto punta a unire la tradizione occidentale e orientale all’insegna dei valori che genti e terre di Sardegna hanno sempre custodito, per annunciare che l’alba benefica per l’uomo e la natura non tarderà».