Desiderabili futuri a Oristano: ecco il programma degli eventi dal 26 al 29 giugno
Sarà una intensa quattro giorni di incontri, laboratori, conferenze, visite guidate e spettacoli per immaginare “futuri desiderabili”. Fra gli ospiti di primo piano Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e diversità, l'economista Fabrizio Barca, Andrés Rodriguez-Pose, professore di geografia economica alla London School of economics
Oristano “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” prende il via mercoledì 26 giugno. Prologo al festival, il Tech Boost Summit Italia “Generi+Generazioni” in programma al Chiostro del Carmine dalle 9.30 alle 15.30: un evento dedicato all’esplorazione delle nuove tecnologie e dell'intelligenza artificiale, con un momento di ispirazione e di riflessione su temi chiave per il mondo del lavoro, come l’impatto delle nuove tecnologie sulle pari opportunità e il lavoro per le nuove generazioni. Organizzato da Legacoop Sardegna (guarda il video) insieme a Straightlabs GmbH & Co. KG e TOGO360 Soc. Coop., vedrà la partecipazione di esperti, innovatori, imprenditori, rappresentanti istituzionali e del mondo cooperativo. Tra gli ospiti, l'assessore all'industria della Regione Autonoma della Sardegna Emanuele Cani e Fabrizio Palmas, esperto internazionale di XR e AI. Nel pomeriggio, alle 17, "Desiderabili futuri” prende il via con gli interventi del presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori e di Andrea Morniroli, Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, con la partecipazione della presidente della Giunta regionale della Sardegna Alessandra Todde, del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, e del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna.
Spazio ai giovani: il primo momento di dibattito del festival, alle 18 al Chiostro del Carmine, è “Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle nuove generazioni”, una discussione aperta e animata dai trentacinque giovani di Generazioni Legacoop e delle organizzazioni in rete con il Forum Disuguaglianze e Diversità. L'Italia è un paese che invecchia e sulle giovani generazioni pesa di più l'eredità economica e di relazioni della famiglia di origine che non le possibilità offerte dal proprio percorso di vita: anche questi i temi di confronto nell'incontro di mercoledì pomeriggio a Oristano, aperto e coordinato da Fabrizio Barca (co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità), saranno Ilaria Portas, assessore regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, e (in videoconferenza) Marco Rossi Doria, maestro e presidente dell'impresa sociale “Con i bambini”.
Al via anche gli spettacoli: alle 17.30, un monologo di Stefano Massini, il “raccontastorie del momento", come viene definito dal quotidiano la Repubblica: il poliedrico scrittore, drammaturgo e personaggio televisivo fiorentino non lesina, infatti, passione e impegno nella sua opera di mobilitazione democratica e civile, denunciando, informando e incantando una platea sempre più variegata e attenta. Poi, in serata, spazio alla musica: alle 21.30, in piazza Duomo, è di scena la cantautrice e produttrice oristanese Bluem, al secolo Chiara Floris; e dalle 23, in piazza Eleonora, dj set di Sandro Azzena: un appuntamento che accompagnerà anche le successive serate del festival.
Il programma della seconda giornata (giovedì 27) si apre alle 9.30 al Chiostro del Carmine con un altro momento quotidiano del festival: la rassegna stampa che prenderà spunto, di volta in volta, da una notizia importante che non ha avuto “il giusto spazio” sui media. Poi, a seguire, il punto sulle attività del festival della precedente giornata e di quella che si apre, con qualche intervento di relatori e ospiti. A curare l’appuntamento il giornalista di Repubblica Carlo Ciavoni, seguito venerdì da Sabrina Carreras, inviata e autrice delle inchieste e dei reportage del programma di RAI3 Presa Diretta, e sabato dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci. Altro appuntamento giornaliero, la partenza delle visite guidate ai siti archeologici, museali e ambientali più rappresentativi della provincia di Oristano: il mare di Torregrande, Is Arutas, S'Archittu, San Giovanni di Sinis, Putzu Idu; l'Area Archeologica di Tharros, il Museo civico di Cabras, il Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino, le Terme di Fordongianus, il nuraghe Losa ad Abbasanta; e poi la peschiera di Corru S'Ittiri a Marceddì, e quelle di Mistras e Mar'e Pontis a Cabras. A partire dalle 15 (Chiostro del Carmine) sarà un tema centrale a caratterizzare la seconda giornata del festival: le politiche sensibili ai luoghi e l'accesso ai servizi. Lavorare per costruire percorsi e ispirare politiche in grado di contrastare l'aumento della povertà e delle disuguaglianze. A una dimensione europea ha guardato ad esempio il progetto Coop4EU, promosso nei mesi scorsi da Legacoop e Generazioni Legacoop con l'obiettivo di aumentare la partecipazione attiva delle giovani generazioni alle recenti elezioni e di innescare un processo generativo in grado di avvicinare le persone ai processi democratici europei. Gli esiti dell'iniziativa verranno presentati dalle 15 alle 16. Dalle 16 alle 18, Andrea Morniroli coordinerà il gruppo di lavoro su Alleanza per le transizioni giuste, l'iniziativa cui hanno dato vita il Comune di Bologna, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Arci nazionale, e la Fondazione Innovazione urbana: una vera e propria rete civica nazionale, che a partire dai contesti locali, intende sostenere e mettere in contatto chi è in prima linea nell'ideare e realizzare progetti e politiche innovative, che mirano a perseguire transizione giuste e nuovi modelli di sviluppo, inclusivi e sostenibili, sui temi del lavoro, della casa, dell'istruzione, della mobilità, della salute, dei diritti, della transizione digitale ed ecologica. Spetterà invece all'economista Fabrizio Barca il compito di presentare, alle 16.30, il libro “Quale Europa”, curato da Elena Granaglia e Gloria Riva, in libreria da marzo, che raccoglie i contributi di numerosi autori e autrici interni o vicini al ForumDD, alle proposte per l'Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale. Alle 18, il festival accoglie uno dei suoi ospiti di spicco, Andrés Rodriguez-Pose, titolare della cattedra Princesa de Asturias e professore di geografia economica alla London school of economics; la sua lectio, in programma sempre al Chiostro del Carmine, sarà lo spunto per il successivo confronto sul tema Politiche sensibili ai luoghi e accesso ai servizi: una strada possibile? Coordinati dal giornalista Carlo Ciavoni, interverranno la sociologa Ota De Leonardis, Vittorio Agnoletto, professore a contratto Università di Milano Medicina Democratica, la presidente di Legacoop sociali Eleonora Vanni, Sabina De Luca, del coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità, e la presidente di Anci Sardegna Daniela Falconi. Alle 20.30 si cena in piazza Corrias con la “Gastronomia Inclusiva” proposta dalla cooperativa sociale Noi Altri: un’esperienza nata con la finalità di creare opportunità di lavoro per le categorie più fragili, perseguendo l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale. Poi, consueto spazio serale all'insegna della musica in piazza Eleonora: sul palco alle 21 il Coro Nugoro Amada e, a seguire, un autentico protagonista della scena musicale isolana degli ultimi cinquant'anni, il cantautore Piero Marras.
Venerdì 28 la terza giornata: dopo quelli del mattino – la rassegna stampa (di turno, stavolta, la giornalista Sabrina Carreras) e la partenza per le visite guidate – gli appuntamenti si concentrano nel pomeriggio, come sempre al Chiostro del Carmine. Alle 16 prende il via un gruppo di lavoro interno, non aperto al pubblico, coordinato da Ignazio Angioni, dell'area Lavoro di Legacoop nazionale. “La vita che non hai avuto” è l'esordio letterario di Elena Torri, che verrà presentato dall'autrice alle 16.30 insieme a Silvia Vaccaro, del coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità. A tenere banco, dalle 18 alle 20, sarà un confronto sul tema centrale della giornata: quello dei Lavori buoni e giusti. Ossia considerare anche l'impatto del lavoro sui diritti e il benessere delle comunità, in termini di ambiente, sicurezza e benessere collettivo. In un contesto dove lavorare spesso non permette di uscire dalla povertà, è cruciale ribadire questa visione, data la diffusione di lavori precari, sfruttati e insicuri. Per giovani e donne, in particolare, il lavoro è spesso visto come un “dono” da accettare a qualsiasi condizione. Su questi e altri aspetti del tema si confronteranno – coordinati dalla giornalista Sabrina Carreras – la senatrice Susanna Camusso, già segretaria generale della Cgil tra il 2010 e il 2019, l'economista Fabrizio Barca, Rita Ghedini, responsabile lavoro di Legacoop nazionale, il segretario generale dell'ASviS Giulio Lo Iacono, e Luigi Di Cataldo, assegnista di ricerca presso il dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Milano. Nel segno di Fabrizio De André la serata di musica in piazza Duomo: al grande artista genovese, scomparso venticinque anni fa, è dedicato l'omaggio proposto dai Banditi e Campioni, formazione di casa proprio a Oristano, sul palco a partire dalle 22. Poi, dalle 23 in piazza Eleonora, la musica continua con il consueto dj set di Sandro Azzena.
Sipario sul festival sabato 29 giugno L'ultima giornata del festival si aprirà la mattina alle 10 in piazza Eleonora con un dibattito “La pesca in Sardegna e nel Mediterraneo”, lente di ingrandimento sull'attività ittica posta in essere nei mari che circondano l’Isola da un’industria capace di fatturare miliardi a fronte di uno spreco oramai insostenibile. Il dibattito su diritto alla pesca e sostenibilità vedrà la partecipazione di Domitilla Senni, presidente di MedReAct, Mauro Steri, responsabile Pesca di Legacoop Sardegna, e il coordinamento del giornalista scientifico Maurizio Menicucci. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno alle 16 negli spazi del Chiostro del Carmine con il confronto “Per una transizione ecologica socialmente giusta”, sulla base della sfida che l'Unione europea, con il Green Deal, ha lanciato al mondo: assicurare una crescita che preservi salute, sostenibilità e prosperità del pianeta, attraverso l'implementazione di una serie di misure sociali, ambientali, economiche e politiche aventi come obiettivi, in linea con la politica comunitaria, la neutralità climatica, l'azzeramento dell'inquinamento, l'adattamento ai cambiamenti climatici, il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, la transizione verso l'economia circolare e la bioeconomia. Il tavolo, coordinato dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci, sarà animato dagli interventi di Vittorio Cogliati Dezza, del coordinamento di ForumDD, Irene Ghaleb, co-founder e vice presidente dell'associazione Change For Planet, Serena Rugiero, ricercatrice della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Edoardo Zanchini, direttore dell'ufficio clima del Comune di Roma, e Giorgio Airaudo, segretario regionale della Cgil Piemonte. Suggello ai lavori del festival alle 18 con una plenaria dedicata all'Europa che vorremmo e la narrazione dei punti emersi nel corso del tour di presentazioni del libro “Quale Europa” promosso dal Forum Disuguaglianze e Diversità. Il volume, edito lo scorso marzo da Donzelli, raccoglie tredici saggi su altrettanti temi con analisi e proposte concrete che offrono alcuni tratti dell'Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale. Speranze e riflessioni verranno riportate nel corso del dibattito con il coordinamento della giornalista Sabrina Carreras e la partecipazione di Elena Granaglia, del coordinamento del ForumDD e curatrice (con Gloria Riva) del libro, Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop, Luigi Di Marco, della segreteria generale dell'ASviS, Luca Bianchi, direttore generale di Svimez, Monica Frassoni, presidente di EU-ASE, Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, e del politologo Piero Ignazi. Collegato in videoconferenza il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il festival chiuderà in bellezza alle 21.30 in piazza Duomo con il concerto - già sold out - di Noemi, cantautrice e voce tra le più amate e riconoscibili del panorama italiano. Da sempre impegnata nel contrasto alla violenza sulle donne, Noemi fa parte del comitato artistico della Fondazione Una Nessuna Centomila, realtà che dà un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza.