Messa in sicurezza dell’Isola Rossa a Bosa Marina, avanti a piccoli passi
Il 1° agosto la conferenza di servizi, atto preliminare all’apertura del cantiere per l’accesso alla sommità della collinetta. L’area resta inaccessibile anche per questa stagione
Bosa Compie un altro passo in avanti, ma l’iter per vedere aperto il cantiere appare ancora lungo, tenendo conto dei tempi della burocrazia. Per la riapertura dell’accesso alla sommità della collinetta vulcanica che ospita la torre dell’Isola Rossa, a Bosa Marina, ci sarà probabilmente ancora parecchio da aspettare. Nei giorni scorsi il responsabile del servizio comunale ha indetto per il 1° agosto la conferenza dei servizi asincrona. Con un elenco dei partecipanti più lungo dell’oggetto della convocazione. Il passaggio serve per l’acquisizione di pareri, nullaosta e autorizzazioni rispetto al progetto già agli atti del Comune: del Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Nuoro e Oristano Sede di Oristano; del Capo del Compartimento Marittimo di Oristano; del comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Bosa; del Servizio tutela del paesaggio Sardegna centrale sede di Oristano che fa capo all’Assessorato regionale agli enti locali finanze e urbanistica; della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna; del Settore ambiente e suolo della Provincia di Oristano; del Servizio Ispettorato Ripartimentale di Oristano che fa capo al Corpo Forestale e di vigilanza ambientale regionale; della Direzione generale dei lavori pubblici della Regione, gli enti chiamati in causa insieme alla Polizia Municipale, ai progettisti e ovviamente ai tecnici comunali di stanza a Bosa, gli enti e soggetti chiamati per competenza in causa.
La torre dell’isola Rossa, uno dei monumenti “identitari” della città fluviale, fra i beni maggiormente visitati dai turisti, venne chiusa per un cedimento dell’impiantito interno in blocchi di trachite nell’autunno 2009. L’iter per il restauro è arrivato a compimento una decina d’anni dopo, ma si è aperto un altro lungo capitolo: quello della messa in sicurezza e a norma del camminamento dal muraglione Caduti di Cefalonia alla sommità dello sperone roccioso e dell'area attorno al manufatto storico. Nel 2021 sono stati stanziati, a valere sui fondi della legge regionale 22, i 150mila euro stimati per i lavori. Somma che il Comune ha acquisito a ottobre 2022, con l’affidamento del progetto (settembre 2023), ed elaborato di fattibilità tecnico economica trasmesso all’amministrazione il 31 gennaio dello stesso anno. La conferenza dei servizi apre ora una sorta di iter nell’iter che ha i suoi ulteriori tempi tecnici con l'area ai piedi della torre, e l'accesso a questo bene storico, ancora off limits per questa stagione turistica.