Rissa tra Folgore e Ales, Daspo di un anno per un dirigente della società di Oristano
La lite furibonda in campo, scoppiata a Sa Rodia il 30 aprile scorso, costa cara a un componente del direttivo. La decisione del questore arriva dopo accertamenti della Digos e della Divisione Anticrimine della polizia di Stato
Oristano La rissa in campo costa cara a un dirigente della Folgore. Il questore Giuseppe Giardina, dopo aver esaminato il caso e valutato gli esiti degli accertamenti effettuati dalla Divisione Anticrimine della polizia di Stato, ha emesso un DASPO nei confronti di un componente del direttivo della storica società cittadina di calcio, che lo scorso 30 aprile, in occasione della partita contro l’Ales, valevole per il campionato di Terza Categoria, ha partecipato in maniera alquanto agitata a un parapiglia. Tutto era nato da un’azione di gioco scorretta che ha portato all’espulsione del calciatore autore del fallo. Successivamente tra chi l’aveva commesso e chi l’aveva subito era nato un diverbio molto agitato che non si era limitato alle sole parole. A quel punto, le due squadre, compresi i calciatori in panchina, si erano affrontate senza troppi convenevoli e questa era stata la scintilla che aveva poi coinvolto una quarantina di persone, tra cui anche dirigenti delle due società.
Di fronte al marasma generale l’arbitro aveva deciso di sospendere la partita. Nel frattempo il dirigente, invece di pensare a riappacificare i due calciatori, ha strattonato un giocatore della squadra avversaria e, successivamente, avvicinatosi alla recinzione che delimita il campo e rivolgendosi alle persone in tribuna, aveva inveito contro di loro e cercato lo scontro fisico con un tifoso, tentando di aprire un varco tra il campo e la tribuna stessa. Il posto è piccolo e la gente mormora, tanto che dell’episodio si è parlato ripetutamente nelle chiacchiere tra tifosi e non solo, così da aver richiamato l’attenzione dei poliziotti della Digos che hanno subito avviato l’attività investigativa per identificare il responsabile dei disordini.
Il DASPO deciso dal questore comporterà che l’attore principale degli scontri per un anno non potrà accedere a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio, di ogni categoria e grado, in particolare ai campi sportivi di Sa Rodia, dove si era disputata la partita del 30 aprile. Il divieto di accesso riguarda l’area circostante l’impianto sportivo comunale da due ore prima dell’inizio sino a due ore dopo il termine degli incontri. Non potrà inoltre frequentare le stazioni ferroviarie e i mezzi di trasporto nel territorio comunale di Oristano, eventualmente utilizzati dai tifosi per raggiungere l’impianto sportivo e gli esercizi pubblici presenti nei pressi dell’impianto e compresi nel raggio di un chilometro dal medesimo ove si ritrovino abitualmente i tifosi. Durante lo svolgimento delle manifestazioni calcistiche e un’ora dopo il termine delle stesse, il provvedimento gli vieta di accedere agli impianti sportivi interessati dalla manifestazione e all’area limitrofa.