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Oristano

Viabilità

L’ingegnere: «I lavori sul ponte Tirso non erano più rinviabili»

di Enrico Carta

	La coda nel prolungamento di Viale Repubblica
La coda nel prolungamento di Viale Repubblica

Il funzionario della Provincia Giuseppe Pinna replica alle critiche per il traffico andato in tilt: «Non è un lavoro estetico, ma una questione di sicurezza. Non c’erano alternative e il Comune era informato»

21 luglio 2024
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Oristano Ieri è stata un’altra giornata di passione sulle strade della città. La carreggiata in uscita del ponte sul Tirso resterà chiusa ancora tutta questa settimana, ma dalla prossima dovrebbe tutto tornare alla normalità. Gli automobilisti sono rimasti in coda per parecchi minuti nei momenti più caldi dal punto di vista del traffico, quello di mezza mattina, orario in cui tanti hanno preso la macchina per andare al mare, e quello di fine pomeriggio quando hanno fatto il percorso inverso e molti si sono forse scordati che il ponte Tirso è invece percorribile per chi debba giungere a Oristano.

Le proteste continuano, i disagi pure e la Provincia, che ha la gestione dell’infrastruttura viaria, finisce nel mirino delle critiche che però ritiene ingiuste. È il responsabile del settore, l’ingegnere Giuseppe Pinna a chiarire il perché della scelta contestata da molti: «Stiamo parlando di sicurezza delle persone, non dell’abbellimento di una struttura. Sono dei lavori ai giunti, non stiamo affrontando argomenti di estetica, ma quelli della tenuta di un ponte per cui erano necessari degli interventi non rinviabili. Abbiamo delle responsabilità sulla sicurezza che non possiamo certo far passere in secondo piano. Ci sono delle manutenzioni da fare e vanno fatte subito, perché poi ci si ricorda delle tragedie e non di ciò che ha funzionato».

La prima precisazione sulla storia che sta facendo friggere gli oristanesi e i forestieri che dalla città devono uscire è quindi chiara. Altrettanto lo è la seconda che riguarda le alternative che i tecnici della Provincia non avrebbero preso in considerazione per limitare i disagi. Sempre l’ingegnere Giuseppe Pinna chiarisce: «Conosciamo alla perfezione i volumi di traffico e possiamo assicurare che sarebbe cambiato ben poco facendolo in un altro periodo. Ora ci sono i turisti? In un altro mese dell’anno ci sono più lavoratori e i ragazzi che vengono a scuola a Oristano. Qualche volta accade di dover affrontare dei disagi che a nessuno fanno piacere, ma non si poteva evitare di compiere un lavoro che, tra l’altro, richiede una specializzazione altissima che possiede una sola ditta in tutta la Sardegna. Le alternative per la viabilità? Non ce n’erano. Ovviamente abbiamo preso in considerazione l’ipotesi di far transitare i veicoli sul ponte vecchio ripristinando i due sensi di marcia, come si faceva una volta, ma anche in questo caso c’erano dei problemi che avrebbero solo complicato la situazione». Per prima cosa sarebbe stato necessario «fare dei lavori preliminari per modificare la viabilità in uscita all’altezza del centro commerciale Porta Nuova per imboccare il ponte vecchio e lavori al Rimedio – prosegue Giuseppe Pinna –. Poi ci sono da fare i conti con le condizioni di quest’ultimo. Abbiamo già fatto una verifica e il vecchio ponte necessita di un grosso lavoro di consolidamento che verrà avviato nei prossimi mesi. Non ce la siamo sentita di appesantire il traffico su un’infrastruttura in quelle condizioni per evitare un quarto d’ora di attesa per andare al mare».

Infine una replica non tanto celata al Comune che, ripetutamente ha detto di non essere stato informato. «Abbiamo concordato l’intervento sia col centro commerciale che con l’amministrazione, proponendo anche di smistare il traffico consentendo il passaggio attraverso il centro commerciale e inizialmente abbiamo ricevuto una risposta negativa dal Comune su questa ipotesi». Ora non resta che attendere, sarà un’altra settimana calda, poi tutto dovrebbe tornare alla normalità e i disagi saranno presto dimenticati.

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