La Nuova Sardegna

Oristano

Il caso

Oristano, chiusura del ponte Tirso: il consigliere di minoranza Marcoli attacca il sindaco

di Michela Cuccu
Oristano, chiusura del ponte Tirso: il consigliere di minoranza Marcoli attacca il sindaco

Per l’opposizione è mancato il dialogo fra il Comune di Oristano e la Provincia

23 luglio 2024
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Oristano «Non può bastare un cantiere per bloccare l’intera città. Qui abbiamo visto intervenire unicamente l’assessore alla Viabilità. E il sindaco Sanna, dov’era?». Se lo chiede il consigliere comunale di minoranza Umberto Marcoli, firmatario con i colleghi del gruppo Alternativa Sarda e Democratica, Progetto Sardegna, dell’interrogazione urgente depositata fin dal primo giorno dei lavori per la sostituzione di alcuni giunti di dilatazione del ponte. «Quello che sta accadendo con la chiusura del ponte nuovo sul Tirso – dice – potrebbe verificarsi ancora anche sugli altri ingressi di Oristano. E quel che emerge è l’assenza di dialogo interistituzionale e il totale silenzio da parte del primo cittadino». Le opere avviate dalla Provincia procedono: anche attraverso la recente intervista rilasciata a La Nuova dal responsabile del settore, l’ingegner Giuseppe Pinna, l’urgenza dell’intervento legata a problemi di sicurezza rimane confermata. Pinna ha ribadito che il ponte resterà chiuso sino al 29 luglio. Una doccia fredda per tutti coloro che speravano nei risultati delle interlocuzioni tra l’assessore comunale alla Viabilità, Ivano Cuccu e il Commissario straordinario della Provincia, Massimo Torrente, che aveva fatto sperare nella riapertura, almeno di una corsia del viadotto e in un’accelerazione dei lavori. Ipotesi impossibile, secondo i tecnici della Provincia e la stessa impresa. Lo conferma lo stesso assessore Ivano Cuccu che resta fermo sulla sua posizione: «Quei lavori non andavano fatti adesso ma già quando era stato fatto il primo intervento perché è poco credibile che si sia scoperto solo successivamente che andavano sostituiti anche quei giunti». Il risultato è che la bretella di Brabau si è rivelata da subito insufficiente a sopportare la mole del traffico diretto alle zone balneari. Venerdì scorso, poi, è bastato un tamponamento a paralizzare per ore il traffico di mezza città. E purtroppo, i disagi sono destinati a continuare per un’altra settimana. «Disagi che non ci sarebbero stati se la città fosse stata dotata di circonvallazioni nei suoi ingressi – dice il consigliere Marcoli – è inammissibile che Provincia e Comune non abbiano mai completato opere importanti come la “tergo argine” o la circonvallazione che parte dalla lottizzazione Cualbu per collegarsi con le piscine. Se le avessimo avute, certo sarebbe stato molto più semplice trovare una viabilità alternativa al ponte. Ma sono incompiute e chissà per quanto tempo ancora lo resteranno». Marcoli su questo aspetto è durissimo: «Non c’è stata la volontà delle amministrazioni di completare le opere. Incredibile se pensiamo che il Comune di Cabras, che non è capoluogo e conta un terzo della popolazione di Oristano, le rotatorie le ha realizzate in due mesi». Marcoli insiste sul mancato dialogo tra Provincia e Comune. «Interlocuzioni di questo tipo, su un problema così importante, non possono unicamente avvenire tra tecnici. La parte politico-amministrativa deve essere coinvolta. Qui si è fermata un’intera città capoluogo, centro erogatore di servizi tra cui l’ospedale. Davvero il commissario della Provincia ha questo potere? Insomma, stiamo parlando di aspetti importantissimi come la sicurezza». Marcoli insiste molto sull’aspetto della sicurezza: «Abbiamo visto cosa è accaduto con il tamponamento. Non oso immaginare cosa possa accadere alle autoambulanze se si trovano a passare da lì con la strada completamente intasata. Il sindaco avrebbe dovuto chiedere l’intervento del Prefetto. Non l’ha fatto».

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