Oristano, non solo spiagge: «Arte e cultura, con boom di visitatori»
Nella top ten dei siti più visitati in città: la cattedrale Santa Maria Assunta, Foro Boario e la Torre di Mariano IV. In crescita anche i visitatori dei siti gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama
Oristano «Faccio il fotografo professionista dal 1985, in Sardegna sono venuto più volte. Oristano? Questa è la terza e mi pare che i turisti siano assolutamente molti di più rispetto a vent’anni fa. Le spiagge? Ieri volevamo andare a fare un bagno a Is Arutas: troppe alghe, troppa gente. Siamo andati via. Piuttosto voglio visitare questa chiesa, anche il centro mi sembra molto bello». Ore 11.30, piazza Duomo, di fronte alla porta della cattedrale più grande della Sardegna, Santa Maria Assunta, non c’è solo il fotografo professionista fra i più quotati in fatto di still life, architettura e reportage Eros Damiano Maurones, che attende paziente in fila con altre quattro coppie di turisti l’apertura del portone della chiesa che si spalanca poco prima delle 12: «Oggi pulizie, bisogna avere pazienza», rispondono le signore che lasciano entrare i visitatori. Da maggio, sono oltre tremila i turisti passati all’Infopoint della città di Eleonora. Oristano attrae per la bellezza del suo centro storico: «Bonito», risponde una turista spagnola appena sbarcata da Barcellona. Ma «sempre di più i turisti passano per Oristano per visitare gli edifici di culto», spiega l’assessore al Turismo, Luca Faedda. Dalla Cattedrale alla chiesa delle monache di clausura, Santa Chiara, «dove anche ieri mattina c’era la fila per entrare», aggiunge Faedda, è facile incontrare famiglie intere con la macchina fotografica e il naso all’insù, pronte ad immortalare un pezzo di storia della città.
Per citare i monumenti più apprezzati, «anche questo mese, a fare il boom di ingressi è stata la Torre di Mariano IV, in piazza Roma» – aggiunge Faedda – «ma i dati sono entusiasmanti anche per il buon riscontro che stiamo avendo su mostre e spettacoli: a cominciare da quelli organizzati con Dromos, Jan Garbarek, è per esempio il grande protagonista del concerto in programma questa sera, fino alla mostra di arte contemporanea allestita al Foro Boario». Su duemila turisti entrati all’Infopoint di piazza Eleonora, seicento sono italiani, in quattrocento sono arrivati da Francia, Germania, seguiti da Spagna (220) e Gran Bretagna (un centinaio). La maggior parte hanno fra i 56 e i 65 anni, 400 gli over 65, i turisti con meno di 35 anni circa duecento. Dati, questi, che «danno una idea dell’identikit dei nostri turisti – precisa l’assessore Faedda – e che andranno analizzati insieme a quelli di fine estate che riguardano le presenze nelle strutture ricettive, ma anche nei luoghi d’arte». Per fare un esempio dell’incremento di presenze in fatto di cultura, anche la direttrice del Museo diocesano Arborense, Silvia Oppo, conferma «l’aumento dei visitatori di almeno il 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». Da maggio a giugno: «Abbiamo avuto 500 visitatori». Dai musei al centro di documentazione e studio della Sartiglia, chi entra resta affascinato dalla storia di una giostra equestre che conta ogni anno migliaia di spettatori. A fare da traino anche i siti gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama nella vicina Cabras e che nel primo semestre 2024 segnano un più 15% di presenze (maggio 2024: 25mila). Quattro turiste francesi arrivano da Tharros: «Molto bello», rispondono.