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Si spacca il centro destra a Oristano, Forza Italia lascia l’aula

di Enrico Carta

	A destra i banchi vuoti di Forza Italia durante il consiglio comunale che si è svolto nella sede della Provincia perché l'aula di palazzo degli Scolopi non è al momento utilizzabile per lavori
A destra i banchi vuoti di Forza Italia durante il consiglio comunale che si è svolto nella sede della Provincia perché l'aula di palazzo degli Scolopi non è al momento utilizzabile per lavori

Il resto della maggioranza fa quadrato, ma il sindaco Massimiliano Sanna si salva solo grazie al civico centrista Sergio Locci

26 luglio 2024
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Oristano Una promessa è una promessa. Forza Italia gliel’aveva giurata e alla prima occasione buona ha provato a fare scacco matto al sindaco Massimiliano Sanna. Il re è però rimasto in sella per il rotto della cuffia, come già era avvenuto in altre occasioni in questi due anni non definibili di amministrazione comunale. Il partito che fu di Berlusconi aveva chiesto a più riprese una verifica della situazione e un riequilibrio nella maggioranza di centro destra, ma il primo cittadino sinora aveva fatto orecchie da mercante e ha proseguito su questa linea anche durante il consiglio comunale di oggi, venerdì 26 luglio. Di fronte al muro di gomma, i quattro consiglieri azzurri hanno quindi lasciato l’aula dopo che c’era stato un confronto a porte chiuse proprio con Massimiliano Sanna il quale si è salvato solo grazie alla presenza di Segio Locci. Consigliere della lista civica Aristanis che non fa parte della maggioranza, quest’ultimo ha garantito dapprima il numero legale e quindi il passaggio dell’accertamento degli equilibri di bilancio che era in votazione. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato anche dal resto della maggioranza – Fratelli d’Italia, Udc, Psd’Az e Oristano al Centro – che è rimasta compatta certificando così la spaccatura tra i quattro di Forza Italia e il resto dello schieramento.

Il centro sinistra, uscendo a sua volta dall’aula, ha provato a far fare il capitombolo al sindaco, ma non è bastato proprio perché il civico centrista Sergio Locci ha lanciato la ciambella di salvataggio al primo cittadino, il quale però si deve nuovamente interrogare sulla tenuta della maggioranza e sulla composizione della sua giunta: in questo momento, escludendo dal conteggio i quattro di Forza Italia ovvero Luigi Mureddu, Davide Tatti, Paolo Angioi e Gianfranco Licheri, ha appena un voto di vantaggio – tredici a dodici – rispetto alla minoranza, sempre che Sergio Locci sia disposto a passare ogni volta il Rubicone e a prenderlo a braccetto per ogni seduta di Consiglio e per ogni votazione. Prima di quella di oggi e prima di abbandonare l’aula, il consigliere di Progetto Sardegna Giuseppe Obinu, unico rimasto tra i banchi della minoranza, ha chiesto le dimissioni di Massimiliano Sanna che, a un’estate di distanza, stagione che non gli porta bene, si ritrova nuovamente sulla graticola. E di caldo ne fa e ne farà parecchio. L’anno scorso ha resistito e non è annegato tra i flutti dopo aver presentato le dimissioni, aver provato una giravolta senza esito coinvolgendo il centro sinistra ed essere tornato in sella con la medesima giunta con cui aveva dato inizio alla crisi. Sarà così anche quest’anno?

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