Massimiliano Sanna senza numeri, il consiglio comunale di Oristano si arena sul Piano Idrogeologico
La maggioranza non riesce a garantire il numero legale nonostante il soccorso di Sergio Locci. Non si ricuce lo strappo con Forza Italia che lascia l’aula al momento della votazione
Oristano I consiglieri rimasti in aula erano undici. A Massimiliano Sanna, nel ruolo inedito di Gesù, ne sarebbe però serviti dodici come gli apostoli per arrivare al minimo indispensabile fissato dal regolamento a quota tredici. Ma quello in più non c’era, nonostante il consigliere civico indipendente Sergio Locci abbia lanciato al sindaco un altro salvagente dopo quello di venerdì scorso unendosi nuovamente alla maggioranza. Così il centro destra si è arenato al momento di votare il Piano di assetto idrogeologico e non è riuscito a garantire il numero legale. I due tecnici, che avevano appena terminato di illustrare in aula le novità che daranno nuovo vigore all’urbanistica una volta che il PAI sarà approvato, hanno così assistito al capitombolo. Senza il numero minimo di consiglieri, la votazione non sarebbe stata infatti valida e così il presidente dell’assemblea civica, Peppi Puddu, non ha potuto fare altro che prendere atto dei numeri e sospendere la seduta di oggi, lunedì 29 luglio. Il Consiglio è di nuovo convocato per mercoledì 31 in seconda convocazione quando per raggiungere il numero legale basteranno appena nove consiglieri presenti in aula e così anche l’assenza di Forza Italia non avrà un peso nella prossima votazione. Oggi però la scelta degli azzurri il suo peso l’ha avuto eccome, tanto che il sindaco ha provato in extremis una mediazione, senza però riuscire a convincere Luigi Mureddu, Paolo Angioi, Davide Tatti e Gianfranco Licheri che sono rimasti inflessibili sulla loro posizione.
La frattura non si è quindi rimarginata, anzi la nuova radiografia ha certificato che è più seria di quel che si pensava l’altro giorno, perché è palese che con questi numeri Massimiliano Sanna può al massimo tirare a campare. Il primo cittadino non può pensare che gli sia sufficiente la mano tesa di Sergio Locci per andare avanti altri due anni e dieci mesi. È bastata l’assenza giustificata del consigliere Roberto Pisanu (Oristano al Centro) per far capire che un solo consigliere di vantaggio non basta.