Sotto sequestro sei casotti al porticciolo di Torregrande
Per la capitaneria di porto sono abusivi perché occupano suolo appartenente al demanio marittimo. Si trovano lungo la banchina principale dopo l’accesso. Da verificare chi li abbia posizionati e chi abbia dato le autorizzazioni a piazzarli in quegli spazi
Oristano Sono sei e sarebbero tutti abusivi. È per questo che i casotti del porticciolo di Torregrande sono finiti sotto sequestro. A mettere i sigilli, ieri mattina, sono stati gli uomini della Capitaneria di porto, coordinati dal comandante Federico Pucci, che hanno mosso un passo importante in un’indagine iniziata qualche mese fa. Per ora non ci sono indagati, però si conoscono già il motivo del sequestro e l’ipotesi di reato che è quella di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo. Insomma, sarebbero stati eretti e piazzati in un punto in cui servono autorizzazioni particolari che, al momento, sembrano non esserci. Chi li abbia messi e chi li abbia autorizzati non è ancora chiaro ed è il passo successivo che l’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica mira a compiere.
Lo spazio occupato è quello della banchina principale che corre lungo l’ingresso del porticciolo di Torregrande, quella utilizzata quasi per intero dai pescatori e dalla loro imbarcazioni. I casotti, per lo più utilizzati dagli stessi pescatori, hanno la funzione di ricovero per l’attrezzatura, mentre in qualcuno ci sono delle piccole attività commerciali o legate al mondo del diporto. Bisognerà capire ora quali siano esattamente i casotti interessati dal sequestro che riguarda solamente quelli tirati su nel 2023. Di essi si voleva anche farne dei piccoli punti di riferimento per la vendita del pesce appena pescato e sbarcato sul molo, ma ora bisognerà ripensare tutto perché l’inchiesta sicuramente avrà un contraccolpo, in particolare se dovesse essere confermato il fatto che questi siano su suolo demaniale marittimo senza autorizzazioni.
Per le Marine Oristanesi, che gestiscono il porticciolo, potrebbe quindi esserci un nuovo problema da affrontare all’interno dell’area del porticciolo, visto che la società è già alle prese con la questione dei lavori imminenti – anche se nelle ultime settimane tutto sembra essersi fermato – e del conseguente spostamento delle imbarcazioni dai moli a terra.