Cabras, la nuova rotatoria crea code infinite per il rientro dal mare
Il sindaco di Cabras Andrea Abis sulla rotonda ultimata di recente a San Salvatore di Sinis: «Abbiamo privilegiato la sicurezza, bisognerà farci l’abitudine». Sino all’anno scorso restava in fila chi rientrava dalla zona di Is Aruttas, ora chi torna da San Giovanni, Maimoni e Funtana Meiga
Cabras «Una coda di traffico di mezzora la sera rientrando dalla strada di San Giovanni? Siamo diventati una località estremamente frequentata, e, come accade in altre destinazioni, bisognerà farci l’abitudine». Il sindaco di Cabras, Andrea Abis, analizza e commenta la situazione nelle strade del Sinis nel periodo di massima presenza turistica, nella prima stagione con la rotonda di San Salvatore: «Intanto registriamo una sicurezza stradale che è molto aumentata - afferma il primo cittadino -, e questo era l'obiettivo numero uno di quando l'abbiamo realizzata. Non abbiamo mai pensato di costruire rotonde senza possibilità tecnica in una strada provinciale senza banchine e strettissima, per cui, anche in giorni normali, se c'è un mezzo lento si forma una coda o se c'è una bici rischia tantissimo». Per il sindaco, dunque, non c'è da preoccuparsi ma da prendere atto di una situazione limitata ai mesi di luglio e agosto: «Il nostro obiettivo l'abbiamo pienamente raggiunto, perché l'incrocio è oggi in condizioni di solida sicurezza. Abbiamo fatto una rotonda commisurata a quel tipo di incrocio, che è molto diversa da quella realizzata nell'incrocio per Torregrande, e che svolge bene il compito che le abbiamo affidato: quello di portare maggiore sicurezza nelle strade per il mare, eliminando un pericoloso incrocio a raso. Senza dimenticare i vincoli imposti dalla Soprintendenza per la presenza della cava romana di San Giorgio nel sottosuolo». Abis spiega la logica della rotonda: «Prima chi rientrava da Is Arutas e Mari Ermi, era costretto ad attraversare l'incrocio a raso, a volte con scarsa visibilità per l'erba alta. Oggi invece c'è una condizione per cui l'incrocio è più snello per chi rientra da Is Arutas e Mari Ermi, che anche nel 2024, sulla base dei dati in nostro possesso, sono le nostre spiagge più frequentate, con una crescita delle presenze in entrambe le località. Ovviamente la rotonda è un punto di rallentamento, che prima non c'era, in particolare per le auto che rientrano da San Giovanni, Funtana Meiga e Maimoni, nei fine settimana in determinate fasce orarie serali o in condizioni particolari, ad esempio perché piove e tutte le auto si mettono in strada contemporaneamente. Niente di più normale, con un effetto ad elastico e migliaia di automobili in strada. Peraltro si va ad anticipare una fila che in passato si creava più avanti». Ma è possibile pensare in futuro ad un rientro dal Sinis con meno traffico nei mesi estivi? «Non mi preoccuperei troppo della coda da San Giovanni - dice Abis -, quanto piuttosto della sicurezza che può essere ulteriormente migliorata. All'ipotesi di realizzazione di una quattro corsie preferisco di gran lunga che i soldi vengano investiti nella messa in sicurezza degli incroci per Maimoni e Funtana Meiga, nella sistemazione dei guard rail e nella realizzazione della pedonale e ciclabile per Torregrande e della ciclabile per San Giovanni di Sinis».