La Nuova Sardegna

Oristano

L’inchiesta

Viaggio lungo la borgata di Torregrande: «Da noi sporcizia e degrado»

di Ilenia Mura
Viaggio lungo la borgata di Torregrande: «Da noi sporcizia e degrado»

Dopo l’interpellanza dei consiglieri di Progetto Sardegna Maria Obinu, Umberto Marcoli e Giuseppe Obinu, che hanno denunciato la situazione in cui versa la spiaggia e la passeggiata lungomare, la parola passa a chi vive, lavora e trascorre le vacanze nella località balneare

01 agosto 2024
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Oristano «Ben vengano i lavori, con la speranza che finiscano presto, però Torregrande è in totale abbandono. Anche i miei clienti storici, vengono qui da decenni, sono dispiaciuti di vedere questa rinomata località in tali condizioni». Lo ribadisce, con tono piccato, l’imprenditrice Erika Manca, fra coloro che da anni lavorano nel settore balneare offrendo servizi ai turisti, fra musica, spettacoli e buona ristorazione, lungo la splendida borgata marina di Oristano storicamente sempre molto affollata. «Negli ultimi anni però è in completo stato di degrado», aggiunge la titolare di uno dei tanti chioschi affacciati sulla spiaggia, desolatamente sporca: «È piena di erbacce, alghe, dove si annidano le zanzare che fanno scappare i clienti. E nel quartiere – aggiunge avvilita – non è raro imbattersi in topi che attraversano la strada, anche questa, ormai dissestata e disseminata di buche. I marciapiedi sono luridi. E anche questi sono invasi da erbacce». I servizi? «L’altro giorno le docce erano guaste – spiega Manca – i bagni, chiusi anche quelli. Un tempo Torregrande era una bellissima località turistica. Oggi facciamo scappare anche chi, la sera, vorrebbe venire a fare due passi per trascorrere una serata al mare».

L’amministrazione? «Dovrebbe fare di più, prestare più attenzione», auspica Renato Aru, pensionato di Oristano che frequenta la borgata dai tempi di gioventù: «Qui è tutto un cantiere, ma anche dove non ci sono lavori c’è molta spazzatura. Per non parlare dello stato in cui versano le strade». Un vero peccato per una borgata dal grande potenziale turistico. Dopo l’interpellanza rivolta alla Giunta Sanna, firmata dai consiglieri di Progetto Sardegna Maria Obinu, Umberto Marcoli e Giuseppe Obinu, che hanno denunciato la situazione in cui versa la spiaggia e la passeggiata lungomare, la parola passa a chi, a Torregrande, vive, lavora e trascorre le vacanze. Matteo Mele, nuorese, dipendente di un chiosco-bar nella borgata, non nasconde che «il posto è bellissimo, ma dovrebbero valorizzare meglio un luogo come questo, anche perché ci sono attività che offrono numerosi servizi».

Dalla mattina, quando i turisti arrivano per fare un bagno, alla sera: «Quando si cerca un bel ristorante vista mare dove mangiare. Poi ci sono tanti locali dove bere un drink, ascoltare buona musica», riflette amareggiato indicando i punti deboli della borgata. «Torregrande era un luogo di festa e di gioia – ricorda Erika Manca – oggi il lungomare è deserto. L’altra sera a mezzanotte, piena estate, stavamo chiudendo il locale». «Un tempo c’era il Lido, era bello», commenta Paolo Carta mentre va via dalla spiaggia meno affollata rispetto al passato. La pulizia del litorale? «No, lasciamo perdere», risponde facendo spallucce.

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