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Porta in faccia a Forza Italia, salta il vertice in Comune a Oristano

di Enrico Carta
Al centro il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e alla sua destra Luigi Mureddu capogruppo di Forza Italia
Al centro il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e alla sua destra Luigi Mureddu capogruppo di Forza Italia

In extremis gli altri partiti del centro destra non rispondono alla convocazione del sindaco che dice: «Avremo altre occasioni per trovare l’accordo»

02 agosto 2024
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Oristano In Comune alle 18 di ieri, venerdì 2 agosto, c’è il solo Luigi Mureddu, capogruppo di Forza Italia in Consiglio. Palazzo Campus Colonna, dove avrebbe dovuto tenersi il vertice del centro destra, per il resto è vuoto – dipendenti e qualche assessore a parte –. I responsabili locali degli altri quattro partiti di maggioranza non si presentano e neanche il sindaco Massimiliano Sanna c’è. Era stato lui a convocare il confronto su richiesta di Forza Italia, ma evidentemente qualcosa è cambiato cammin facendo. Il primo cittadino sostiene che non è stata una diserzione: «C’è chi non poteva per questioni di ferie, chi per altri motivi e non siamo riusciti a mettere tutti assieme. La fissiamo di nuovo, siamo sempre qui». E quando gli si chiede come risolvela crisi risponde: «Quale crisi? In aula mercoledì c’erano tutti e tutti assieme decideremo come andare avanti. Abbiamo sempre lavorato collegialmente e proseguiamo su questa strada».

Eppure qualcosa nella ricostruzione non torna, perché il gruppetto dei contrari a Forza Italia era compatto nello stesso momento altrove, per l’esattezza a un tavolino di un bar in piazza Roma per un caffé o un aperitivo. Per il sindaco comunque non è una diserzione, ma questo suo pensiero va preso con beneficio d’inventario. Soprattutto suscita una domanda: «Ha in pugno il tavolo e la sua maggioranza o naviga a vista sperando che passi ancora una volta la buriana?» La decisione di non partecipare all’incontro è maturata infatti ieri mattina e appare tutta interna ai partiti che non sembra abbiano lasciato alternative al primo cittadino. L’hanno fatto un po’ per far raffreddare gli animi, un po’ perché non hanno la minima intenzione di dire sì alle richieste di Forza Italia che vuole un assessore in più avendo quattro consiglieri e quindi il gruppo più ampio di tutto il Consiglio.

Sino a giovedì sembrava che Fratelli d’Italia, Udc, Psd’Az e Oristano al Centro si sarebbero seduti al tavolo, invece qualcosa deve avergli fatto cambiare idea, mentre era scontata la presenza dei Riformatori in quanto partito del sindaco. Certamente sulla defezione ha influito il fatto che Forza Italia abbia fatto mancare il numero legale alla votazione sul Piano di assetto idrogeologico, quando i consiglieri Luigi Mureddu, Paolo Angioi, Davide Tatti e Gianfranco Licheri avevano lasciato l’aula. In fondo, si può anche pensare che al sindaco non sia dispiaciuto che sia finita così perché il domino degli incarichi è alquanto problematico, vista la composizione della maggioranza. Se non altro può tirare il fiato perché, arrivati a questo punto, prima di settembre il tavolo non sarà convocato. E Forza Italia? Per ora mostra flemma, tanto che le dichiarazioni di Luigi Mureddu sono improntate alla distensione: «Restiamo in attesa di sviluppi e di una nuova convocazione. Il nostro intento è prima di tutto fare una verifica programmatica del lavoro della giunta. Aspettiamo il nuovo incontro in piena sintonia con la segreteria regionale che sta seguendo la situazione in maniera costante». La guerra di logoramento è iniziata. Resta da capire chi terrà più a lungo le proprie posizioni. Almeno un mese di tempo il sindaco l’ha guadagnato, perché difficilmente ci saranno occasioni per metterlo nuovamente sotto scacco in aula.

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