La Nuova Sardegna

Oristano

L’incontro

Il futuro dell’eolico, i sindaci dell’Oristanese cercano una linea comune

di Caterina Cossu

	Un impianto eolico
Un impianto eolico

Venerdì un incontro per definire le strategie dell’inevitabile passaggio alle rinnovabili evitando le speculazioni

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Oristano Un Comune sempre più green. Si moltiplicano infatti le iniziative dell’amministrazione che strizzano l’occhio alle energie rinnovabili e a sistemi di combustione che abbassino l’impatto ambientale nel loro utilizzo. Per prima cosa continua la mobilitazione di sindache e sindaci della provincia per evitare azioni di speculazione legate ai progetti sugli impianti di produzione energetica che inevitabilmente si dovranno fare di fronte all’emergenza climatica sempre più impellente.  Venerdì 6 settembre alle 10.30, prime cittadine e primi cittadini si ritroveranno nella sala convegni del Seminario arcivescovile di Oristano per individuare una linea di condotta comune e tutelare i territori e le comunità locali, non certo da un’invasione, bensì semplicemente per definire al meglio le regole entro cui il necessario passaggio alle rinnovabili vada impostato. «Sono certo che tutti stiamo vivendo con trepidante preoccupazione il problema della transizione energetica, soprattutto per la paventata ipotesi che i nostri territori possano essere individuati come luoghi per l’installazione di impianti di produzione di energia alternativa, in virtù di norme europee e nazionali – scrive il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, nella lettera di invito a omologhe e omologhi oristanesi –. Il problema della transizione energetica in Sardegna è oggi motivo di un complicato rapporto tra le amministrazioni comunali e i cittadini, i quali riversano sui sindaci, in particolare, le proprie oggettive preoccupazioni per l’impatto ambientale che il possibile insediamento di impianti industriali eolici, fotovoltaici e agrivoltaici causerebbe nei territori municipali e sulle collettività».

La consapevolezza condivisa dalle amministrazioni risiede, secondo Sanna, nel fatto che l’affrontare in maniera consapevole l’incremento indispensabile di impianti eolici sia un tema comune a tutte le comunità locali: «Ritengo utile promuovere un incontro per approfondire la problematica e poter individuare azioni politiche e amministrative condivise per tutelare i nostri territori e fornire, anche con l’organizzazione di ulteriori pubblici incontri sulle tematiche di cui sopra, un’informazione tempestiva, corretta e doverosa. Ci accomuna il desiderio di conoscere, essere coinvolti ed esprimere un parere sulle scelte che riguardano la nostra terra, evitando il consumo di suolo che sarebbe causato dalla costruzione di nuovi impianti di produzione energetica e l’irreversibile e devastante modifica dei luoghi in cui viviamo e del patrimonio, ambientale e identitario, di cui andiamo fieri, contro ogni forma di speculazione».

Nel frattempo, mentre è impensabile non portare avanti la transizione energetica attraverso le rinnovabili, è stato annunciato il passaggio dall’aria propanata al gas metano. Il progetto si realizzerà grazie a un’importante operazione di sistema che coinvolge l’amministrazione comunale, le aziende del territorio, Medea (Gruppo Italgas) e Higas (Gruppo Avenir LNG) e il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese (Cipor). Mercoledì 4 settembre nella sala giunta sarà presentato il progetto, con l’illustrazione delle sue caratteristiche, le modalità e i tempi di attuazione. Ci sarà anche una conferenza stampa cui parteciperanno il sindaco Massimiliano Sanna, l’assessore all’Energia, Ivano Cuccu, l’amministratore delegato di Medea, Ruggero Bimbatti, il direttore di Higas, Roberto Madella, il presidente del Consorzio Industriale Gianluigi Carta, e il direttore Cipor, Marcello Siddu.

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