La Nuova Sardegna

Oristano

La disputa

Settembre Oristanese, i 43mila euro gestiti dalla Pro Loco accendono lo scontro

di Enrico Carta

	La festa di Capodanno organizzata dalla Pro Loco
La festa di Capodanno organizzata dalla Pro Loco

Botta e risposta tra il consigliere comunale Francesco Federico e il presidente dell’associazione Gianni Ledda

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Oristano Tutti i soldi per gestire gli eventi del Settembre Oristanese sono andati alla Pro Loco e questo non a tutti piace. Si accende così la discussione che coinvolge il presidente dell’associazione, Gianni Ledda, e il consigliere comunale Francesco Federico (Oristano Democratica e possibile), i quali danno vita a una diatriba che prende le mosse da quanto accaduto nell’ultima seduta dell’assemblea civica. Galeotta fu una frase, detta in un contesto più ampio che però i due interpretano in maniera opposta. Il fatto è che, in un momento in cui la Fondazione Oristano non ha le forze e il personale per gestire l’intero parco degli spettacoli proposti dal Comune sebbene sia ciò per cui sia stata creata diversi anni fa, l’amministrazione aveva trovato questa soluzione per evitare di ingolfare gli uffici di troppe pratiche: l’incarico di gestire i 43mila euro era stato affidato alla Pro Loco. La mossa aveva suscitato più di una perplessità nel consigliere Francesco Federico che aveva rimarcato che la buona notizia dell’apertura di un tavolo della cultura attorno al quale riunire le varie associazioni contrastava con l’accentramento su un unico soggetto dell’intera somma di 43mila euro destinata alle manifestazioni del Settembre Oristanese. Da qui in poi è iniziato lo scambio di opinioni che riportiamo.

Il presidente della Pro Loco Gianni Ledda non ha gradito, perché quelle frasi sono state intese come se l’associazione turistica di cui è alla guida sia stato scelto dal Comune «come soggetto privilegiato, a dispetto di tutte le associazioni che hanno fatto richiesta di patrocinio. È doveroso mettere in chiaro alcuni punti su un concetto espresso pubblicamente in un consesso che merita rispetto e, soprattutto, ha diritto di conoscere sempre la verità, che riteniamo non debba essere occultata ad arte, per ragioni politiche, con frasi sibilline che hanno l’evidente scopo di screditare una struttura organizzata e sempre puntuale nell’organizzazione dagli eventi». Poi spiega: «Coi 43mila euro sono stati patrocinati, da parte dei vari assessorati, il 99,9 per cento degli eventi richiesti da associazioni e istituzioni cittadine. È una scelta politica, sulla quale la Pro Loco non entra nel merito. Sono stati patrocinati eventi culturali, sportivi, di intrattenimento, feste patronali, l’Uniccef e altri soggetti che ne hanno fatto richiesta». A questi si aggiungono altri oneri legati all’organizzazione e alla logistica degli eventi. «I 43mila euro – prosegue Gianni Ledda – saranno spesi tutti per gli eventi programmati e la Pro Loco, oltre che contribuire economicamente, dà una grande mano d’aiuto con i suoi oltre cento volontari. Il tutto sarà rendicontato con regolari ricevute o fatture. Attraverso un accesso agli atti, lo stesso consigliere Federico potrà controllare la veridicità, la regolarità e la trasparenza nell’operato della Pro Loco. Con questa nota si vuole solo completare la mezza verità detta dal consigliere Federico in un dibattito che vede il consiglio comunale discutere sull’esigenza di creare un tavolo organizzativo che dovrà comunque individuare un soggetto attuatore».

Il consigliere Francesco Federico così replica: «La mia affermazione è stata fatta durante l’intervento sulla mozione che proponeva l’istituzione del Tavolo di coordinamento degli eventi e spettacoli pubblici. Credo che in maniera singolare, soprattutto per un professionista della informazione (Gianni Ledda è giornalista, ndr), si sia caduti nell’errore di decontestualizzare una frase focalizzando l’attenzione su un unico passaggio del mio intervento. Ribadisco quanto detto in Consiglio: sono assolutamente convinto che Oristano presenti un sottobosco culturale molto interessante, che necessita di supporto e attenzione da parte dell’amministrazione. La mozione, presentata dalla Commissione Cultura, pare avere quella positiva intenzione. Proprio per questo spirito è stata infatti approvata all’unanimità e senza la minima frizione durante il dibattito. Un passaggio importante che fa ben sperare su un nuovo approccio da parte dell’amministrazione verso le realtà culturali cittadine è quello contenuto nelle premesse della mozione in cui si dice che l’attivazione, e il funzionamento di un tavolo di coordinamento degli eventi pubblici permetterebbe all’amministrazione di spendere in maniera più efficace e razionale le risorse che vengono riconosciute, a titolo di compartecipazione per l’organizzazione, agli enti o organizzazioni promotori».

Quindi il consigliere Francesco Federico prosegue nella sua disamina: «La lettura che si può dare a questo buon proposito è quello di un metodo nuovo di partecipazione, e quindi anche di distribuzione delle risorse, da parte dell’amministrazione verso le associazioni e tutti i soggetti che organizzano e promuovono eventi culturali. Ovviamente, se questo è il nuovo buon proposito dell’amministrazione in futuro potremo non vedere l’assegnazione di 43.000 euro alla Pro Loco, ma a un insieme di soggetti. Con buona pace di tutti. Null’altro. Allo stesso tempo, per dovere di cronaca, sarebbe utile anche evidenziare come nello stesso consiglio comunale si sia trattato anche della mancata organizzazione, per il secondo anno consecutivo, della rassegna estiva di cinema all’aperto, evento culturale sempre apprezzato dagli oristanesi da circa trent’anni. A sentire l’amministrazione, e il video della seduta presente sul canale YouTube del Comune di Oristano, parrebbe che tale atteso appuntamento quest’anno sia saltato, oltre che per problemi finanziari, anche a causa della tardiva proposta presentata al Comune proprio dalla Pro Loco cittadina. Si converrà quindi che anche questo potrebbe essere, ad esempio, uno dei motivi per avere una maggiore collaborazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni culturali che promuovono la cultura cinematografica in città, che se consultate per tempo potrebbero magari garantire la ripresa dell’evento che ormai pare perso. E magari con costi diversi».

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