La Nuova Sardegna

Oristano

Il ricordo

Filippo Vidili era un cavaliere della Sartiglia, l’amico: «Dovevamo vederci oggi»

Filippo Vidili era un cavaliere della Sartiglia, l’amico: «Dovevamo vederci oggi»

L’uomo morto in una battuta di caccia a Sedilo, parla l’ex compagno di pariglia Giuseppe Sedda: «Noi fianco a fianco per tre anni»

02 novembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Oristano «Sono a Sedilo a caccia, ci sentiamo domani mattina». Erano le 9.30 di ieri, venerdì primo novembre, quando Filippo Vidili ha salutato al telefono Giuseppe Sedda, veterinario e suo ex compagno di pariglia alla Sartiglia.

I due avevano avuto una breve conversazione e dovevano fissare un appuntamento per ferrare un cavallo, ma l’incontro oggi non ci sarà. «Da quando Filippo si era trasferito a Bosa per vivere con la famiglia ci si vedeva di meno, ma abbiamo continuato comunque a sentirci per scambiare consigli su come svolgere il lavoro e a volte capitava che ci incontrassimo proprio quando lui doveva ferrare dei cavalli. Siamo stati fianco a fianco alla Sartiglia per tre anni, è una morte che ci segna», prosegue Giuseppe Sedda.

La lontananza non aveva infatti interrotto il legame di Filippo Vidili con Oristano, essendo stato sino allo scorso anno uno dei cavalieri della giostra equestre di carnevale. Da qualche anno si era appassionato anche alla caccia e frequentava la compagnia con cui nel pomeriggio di ieri stava perlustrando la zona di Su Padru. Cinquantuno anni da compiere il prossimo dicembre, Filippo Vidili svolgeva la professione di maniscalco da tantissimo tempo, praticamente da quando era ragazzo. Aveva appreso il mestiere vivendo la quotidianità della Sartiglia dove aveva condiviso anche col padre Marco tanti momenti bellissimi in sella.

Per un lungo periodo era stato nominato presidente dell’Associazione cavalieri, l’organismo che rappresenta tutto il gruppo dei sartiglianti. Proprio la passione per i cavalli l’aveva poi portato a stringere amicizie a Sedilo, paese dell’Ardia, altra grande spettacolo equestre. Qui aveva conosciuto alcune persone con cui condivideva il suo altro grande hobby, quello per la caccia.

Aveva così iniziato a frequentare una delle compagnie della località dell’Alto Oristanese, ma proprio la prima uscita della stagione venatoria gli è stata fatale. La sua salma ora è a disposizione degli inquirenti che devono svolgere gli accertamenti. Forse già oggi, all’ospedale San Martino di Oristano, sarà effettuata l’autopsia. (e.carta)

Primo piano
Il caso

Torna l’incubo malaria a Olbia: gravissimo un quarantenne

di Carolina Bastiani
Le nostre iniziative