La Nuova Sardegna

Arborea Sarà inaugurata domani mattina, venerdì 29 novembre, la Porta del territorio, vetrina dell’offerta turistica dei paesi del Terralbese, cui si affiancherà una analoga struttura chiamata Jennas a Villacidro, con gli stessi servizi, per la promozione del territorio del Linas. L’edificio che la ospita è la vecchia sede della Cooperativa produttori Arborea, ristrutturata con fondi regionali nell’ambito dell’Accordo di programma tra le Unioni dei Comuni del Terralbese e del Linas. L’Accordo si inquadra nella più ampia fase della Programmazione Territoriale 2014-2020, che ha visto il territorio di area vasta coinvolto con nove comuni, tra cui Arborea, per la realizzazione di interventi interamente finanziati dai fondi europei e regionali. La Porta del territorio, destinataria di risorse per 350mila euro, ha visto concludersi i lavori di recente e l’Unione dei Comuni si accinge a pubblicare i bandi per l’affidamento in gestione dei servizi turistici previsti. L’inaugurazione, prevista alle 11, sarà occasione per illustrare la pianificazione economica e dei servizi che saranno posti a base di gara nei prossimi mesi, insieme a una panoramica sulle politiche di marketing territoriale che sono state curate e predisposte da una società specializzata nel settore turistico.

Sarà fatto anche il punto sugli interventi di recupero realizzati nell’immobile, nato dal progetto dell’ingegner Nino Cerlienco negli anni cinquanta del secolo scorso. L’inaugurazione, che vedrà la partecipazione dei sindaci e amministratori dell’Unione dei Comuni del Terralbese, è atteso l’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu. Nell’edificio si potranno ammirare due esposizioni fotografiche a cura della fotografa Manuela Fa e dell’Associazione micologica Arborea. L’evento, cui parteciperanno la Cooperativa Pescatori Sant'Andrea, la Pro loco di Arborea e il FLAG Pescando è aperto a tutti gli operatori economici e del settore turistico «e a chiunque – chiarisce il Comune – abbia interesse e curiosità di rivedere recuperato l’immobile dopo diversi decenni di abbandono».