La Nuova Sardegna

Oristano

Cultura

I tesori dell’Antiquarium Arborense ai raggi x

di Caterina Cossu

	Una sala dell'Antiquarium arborense
Una sala dell'Antiquarium arborense

Studiosi a confronto sui materiali custoditi nel museo di Oristano

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Oristano Il lavoro di ricerca e custodia della storia non si ferma al Museo Antiquarium Arborense che, nonostante il momento di transizione e l’attuale chiusura per lavori di riqualificazione e ampliamento, anima il convegno nazionale di studi “Storia e Archeologia a Oristano. Indagini sui Materiali dell’Antiquarium Arborense”. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Oristano in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura, ha come curatrice la stessa del Museo, Anna Paola Delogu, e vuole essere un forte segnale di continuità per la cultura cittadina, un momento di riflessione e confronto, ma anche un elemento di vitalità e rinascita per l’Antiquarium. Sarà un appuntamento di grande rilievo per il settore: sono attese, infatti, venerdì nella sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni personalità di spicco del panorama archeologico nazionale e internazionale. «In attesa della riapertura, la Fondazione Oristano e l’assessorato alla Cultura ribadiscono il ruolo centrale del museo nel panorama culturale cittadino. L’Antiquarium Arborense non è solo uno scrigno di testimonianze storiche, ma anche un luogo di incontro e produzione culturale. Con questo convegno il museo continua a promuovere iniziative di alto livello, un’occasione per valorizzare i materiali della collezione, con contributi scientifici a cura dei relatori ancora inediti», spiega la comunicazione congiunta di assessorato e Fondazione. Il convegno si articolerà in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, con al centro del dibattito le connessioni tra la Tharros fenicia e il mondo mediterraneo, i reperti musicali dell’antichità, le armi arcaiche, le immagini pittoriche del XVI secolo e i materiali medievali rinvenuti nei recenti scavi urbani. Le collezioni del museo racconteranno la storia di un territorio ricco di stratificazioni culturali e i nuovi studi presentati durante la giornata saranno il primo passo per dare nuova linfa a quello che sarà il rinnovato museo che si vuole confermare punto di riferimento nel sistema culturale oristanese.

In apertura sono previsti i saluti istituzionali dei padroni di casa, il sindaco Massimiliano Sanna, l’assessore Luca Faedda, il presidente della Fondazione Oristano Carlo Cuccu e il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, mentre il convegno entrerà nel vivo con le relazioni sui casi di studio affidate a docenti universitari, archeologhe e archeologi quali Massimo Perna, Luciana Tocco, Michele Guirguis, Anna Chiara Fariselli, Raimondo Zucca, Marco Milanese, Carla Del Vais, Lucio Deriu e la già direttrice della Pinacoteca nazionale di Cagliari, Marcella Serreli, oltre all’intervento della curatrice Anna Paola Delogu, che parlerà delle armi arcaiche in ferro di Tharros esposte all’Antiquarium Arborense. L’evento gratuito sarà moderato dallo storico Maurizio Casu.

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