La Nuova Sardegna

Oristano

Cultura e relazioni internazionali

Un pensiero presidenziale per i giganti di Mont’e Prama

di Paolo Camedda

	Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella coi reali di Spagna al teatro San Carlo di Napoli
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella coi reali di Spagna al teatro San Carlo di Napoli

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha citato Manneddu e li ha esaltati nell’incontro istituzionale coi reali di Spagna

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Cabras Il Gigante “Manneddu”, in mostra in questi mesi al Museo archeologico nazionale di Madrid, e Cabras, suo luogo di ritrovamento, sono stati citati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come esempio dell’amicizia che intercorre fra Italia e Spagna. È quanto accaduto giovedì 12 dicembre in occasione della visita di Stato a Roma dei reali di Spagna. Durante il pranzo di Stato offerto al Quirinale al re di Spagna Felipe VI e alla regina Letizia, Mattarella ha rivolto ai due illustri ospiti un discorso nel quale ha evidenziato i legami che intercorrono fra i due Paesi e i due popoli. «La storia che condividiamo, Maestà, è un percorso contraddistinto da intensi rapporti bilaterali tra i nostri popoli – ha affermato il Capo dello Stato –, che possiamo far risalire alla preistoria, quando, nel megalitico, tra la costa mediterranea della Spagna, le Baleari e la Sardegna prosperavano i commerci e si sviluppava un linguaggio artistico comune». Mattarella ha quindi aggiunto: «La ricchezza di questa relazione antichissima è oggi testimoniata dall’imponente statua del Pugilatore di Mont’e Prama, ritrovato a Cabras e risalente alla civiltà nuragica, esposto per alcuni mesi al Museo Archeologico Nazionale di Madrid».

Per la Fondazione Mont’e Prama e per il suo presidente Anthony Muroni si tratta sicuramente di un prestigioso riconoscimento per l’attività di diffusione della cultura e della storia del Parco archeologico naturale del Sinis e della Sardegna in generale: «L’attenzione che viene portata dalle istituzioni continua a essere la benzina più grande per una Fondazione che nasce ministeriale, regionale e comunale. Avere adesso il Presidente Mattarella che riconosce il ruolo della cultura come primo strumento per il dialogo fra Paesi amici e delle relazioni nel Mediterraneo è oggettivamente per noi un grande riconoscimento». Aggiunge il presidente della Fondazione: «Il fatto che, fra tutti gli elementi che poteva scegliere, abbia scelto proprio i Giganti di Mont’e Prama significa che dal capo dello Stato c’è la consapevolezza di quello che questo territorio sta diventando nel diffondere la cultura sarda a livello non solo italiano ma anche internazionale».

Sottolinea ancora Muroni: «Questo si inserisce nel solco della recente iniziativa fatta dall’ambasciatore italiano in Giappone la scorsa settimana, con due giornate dedicate alla Sardegna in cui Mont’e Prama è stata protagonista con i suoi siti archeologici, e si inserisce nella vicinanza del ministro Giuli, dimostrata per la mostra di Nivola, e della presidente Todde, che non manca mai con i suoi assessori di essere presente alle iniziative della Fondazione. Significa che davvero funziona il modello che portiamo avanti, la sinergia fra le varie istituzioni prevista nel nostro statuto». Il presidente della Fondazione Mont’e Prama conclude: «Cabras è un paese di circa novemila abitanti, essere nei pensieri del capo dello Stato è implicitamente un bel riconoscimento per il lavoro che si sta facendo. Il nostro auspicio è che il presidente Mattarella, che è stato da noi invitato, ci onori della sua presenza quando noi nel 2025 faremo la riunione di tutti i Giganti nel Museo di Cabras».

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