Intrigo Sartiglia, riunione straordinaria sul limite dei 65 anni
Convocato un incontro tra i cavalieri sul regolamento: rischiano due decani e in ballo c’è anche la pariglia di uno dei due componidori
Oristano È tutta questione di età. Sarà un’antivigilia di Natale agitata per il mondo della Sartiglia. Per domani sera, lunedì 23 dicembre, è infatti convocata una riunione straordinaria dell’associazione dei cavalieri e in ballo non c’è solo il solito discorso sul dare vita o meno alle selezioni per stabilire chi parteciperà alla giostra equestre di carnevale. Sul piatto c’è un argomento spinoso che arriva addirittura a coinvolgere la pariglia di uno dei due componidori, quella di Diego Pinna che sarà capocorsa per il gremio dei Contadini domenica 2 marzo. Ci sono da fare i conti con il limite invalicabile dei 65 anni imposto dal regolamento del Comitato Sartiglia, organismo interno alla Fondazione Oristano che si occupa proprio della manifestazione e di varie questioni legate al suo svolgimento, quale tetto massimo per partecipare all’evento.
Con una regola che pareva dovesse essere scolpita sulla pietra e non derogabile, si era stabilito che chi avesse raggiunto i 66 anni fosse da considerare un “pensionato” della Sartiglia per motivi di sicurezza e, cosa da non sottovalutare, di assicurazione. Lo stato di forma del cavaliere e la sua abilità nel salire in sella e condurre il cavallo non vengono presi in considerazione da questa norma che è una sorta di mannaia. Ebbene, su questa ghigliottina secondo la quale dovrebbe restare fuori Enrico Fiori, uno dei cavalieri più rappresentativi della giostra, è esploso lo scontro. Componidori per due volte, Enrico Fiori ha compiuto 66 anni e quindi, stando al regolamento, è fuori. Solo che questi avrebbe individuato un punto di atterraggio in un passo dell’ultimo statuto dell’associazione cavalieri che diceva che non c’erano vincoli legati all’età per partecipare alla Sartiglia. Un grattacapo.
Nel frattempo è però successo che la stessa associazione dei cavalieri ha dato il via libera al Comitato Sartiglia della Fondazione Oristano di stilare un regolamento definitivo, visto che i precedenti venivano spesso aggirati attraverso votazioni più o meno contestate, deroghe e cavilli che puntualmente accendevano le polemiche all’interno del gruppo dei cavalieri. Insomma, c’è un “conflitto di legislazione” che, tra l’altro, non coinvolge solo Enrico Fiori e la sua pariglia, ma raggiunge anche quella di Diego Pinna. Nel terzetto che guiderà la giostra dei Contadini c’è infatti Pietro Putzulu, altro cavaliere che ha già spento le 66 candeline sulla torta. A differenza però di tutte le altre pariglie, quella del componidori viene considerata extra regolamento perché la scelta del capocorsa è l’unica in capo al gremio che decide in assoluta autonomia. In caso contrario la secolare tradizione sarebbe calpestata.
La presenza di Pietro Putzulu dovrebbe quindi essere al riparo da sorprese, ma trattandosi di Sartiglia è difficile che sia tutto lineare. Il dubbio infatti a qualcuno è venuto leggendo l’articolo 9 del regolamento, in cui si parla proprio della facoltà di scelta dei gremi, ma con una postilla in cui si dice che deve comunque essere «garantito il rispetto degli adempimenti». E allora via a una nuova discussione sull’interpretazione di questa formula: tra i cavalieri c’è chi sostiene che per adempimenti si intendano quelli della cura della salute del cavallo e dell’idoneità medica dello stesso cavaliere, ma c’è anche chi interpreta tale indicazione come un riferimento al limite dei 65 anni.
Certo sarebbe clamoroso se un componente della pariglia del componidori fosse costretto a rimanere a terra con il capocorsa obbligato a cercare un nuovo compagno. Una delle alternative, considerata peraltro molto remota, è che Pietro Putzulu possa montare il 2 marzo e non salire in sella il 4 marzo in occasione della Sartiglia dei Falegnami perché a quel punto a guidare la corsa sarebbe un’altra pariglia e la scelta fatta dai contadini per la domenica non sarebbe più valida di martedì quando la giostra è organizzata dall’altro gremio, quello di San Giuseppe. In ogni caso, resta un nodo da sciogliere quanto prima, anche perché le selezioni per i 120 cavalieri che avranno diritto a partecipare alla giostra si avvicinano. Se arriva il sì per Pietro Putzulu, cosa avverrà per Enrico Fiori? Sarà un lunedì agitato tra i cavalieri.