Climatizzazione fuori servizio dall’estate, la mostra chiude per freddo
Lo spazio delle esposizioni al Foro boario sta ospitando l’allestimento di Kolossòi dell’artista Pastorello. Il rammarico dei visitatori, mentre il Comune spiega il motivo del disguido
Oristano Sul sito istituzionale del Comune, il calendario non indica variazioni. In realtà, per tutto il periodo delle feste natalizie, lo spazio espositivo del Foro boario è chiuso al pubblico. Poteva essere il momento per incrementare le visite alla mostra Kolossòi di Giovanni Manunta, in arte Pastorello, invece i biglietti staccati sono stati zero. Ci si può chiedere se la colpa sia del freddo o della poca attenzione e trovare da soli una risposta, perché da quando i locali sono stati riaperti per la mostra della scorsa estate l’impianto di climatizzazione ha funzionato per pochissimo tempo – c’è chi dice che mai sia stato utilizzabile, ma di questo non v’è certezza –. Così d’estate la grande sala degli allestimenti espositivi di piazza Pintus garantiva l’effetto sauna, mentre ora fa assaporare un po’ di clima da Lapponia a chi la frequenta. Del resto il periodo è quello giusto.
La Fondazione Oristano che gestisce gli spazi museali e i luoghi di cultura della città, nell’impossibilità di riparare il guasto immediatamente, ha deciso di chiudere i battenti. Si pensava che il sistema sarebbe stato riparato al volo, ponendo rimedio a una carenza che anche nei mesi estivi crea notevoli disagi, invece da una settimana prima di Natale, il Foro boario è rimasto sprangato. Tutto ciò ha provocato del disappunto, tanto che le proteste non sono mancate (segnalazioni sono arrivate anche in redazione, ndr). A complicare la situazione ci si è messo poi il fatto che sul sito istituzionale, tra gli appuntamenti culturali della città, è indicata la mostra Kolossòi con i giorni e gli orari di apertura. E tra questi ci sono anche quelli a cavallo tra le festività in cui si dice che è aperta al pubblico.
C’è chi ha fatto il tragitto sino a Oristano per ammirare le opere di Pastorello nell’isola dei Giganti e ha dovuto ripiegare per un’alternativa inesistente, non senza delusione, di fronte al portone sbarrato e a un cartello che spiegava che si era stati costretti alla chiusura per il non funzionamento dell’impianto di climatizzazione. A qualcuno è venuto anche il dubbio che il freddo possa rovinare le opere, ma al momento pare che non ci siano stati problemi di questo tipo. Quel che l’assessore alla Cultura Luca Faedda spiega è che la segnalazione del guasto è stata fatta alla ditta che si occupa delle manutenzioni, ma al momento non è stato possibile porre rimedio all’inconveniente di lunga data. C’è un po’ di rammarico perché la mostra curata da Ivo Serafino Fenu e promossa dallo stesso assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Oristano e la Fondazione Mont’e Prama ha avuto parecchio successo facendo registrare un buon numero di visitatori. Nella speranza che il guasto venga riparato subito, per ammirarla ci sarebbe tempo sino al 19 gennaio.