La Nuova Sardegna

Oristano

Arborea

Crolla il tetto di un capannone agricolo, tragedia sfiorata

Crolla il tetto di un capannone agricolo, tragedia sfiorata

Il proprietario accusa: «Colpa del taglio esagerato degli eucaliptus che facevano da frangivento»

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Arborea Fosse successo qualche attimo prima, sarebbe stata una tragedia. Il caso ha invece voluto che nel momento del crollo nessuno si trovasse sotto il capannone che è venuto giù poco prima delle 10 di oggi, venerdì 21 marzo, ad Arborea nell’azienda della famiglia di Pietro Milan. Il proprietario, se la prende col taglio indiscriminato di alberi che viene effettuato in questo periodo e che ha aperto degli squarci notevoli nelle protezioni frangivento che i filari di eucaliptus garantivano. È successo invece che lo scirocco che soffiava molto forte abbia trovato il giusto canale senza ostacoli arrivando sino all’azienda che si trova ai margini della pineta. Proprio il vento sarebbe la causa del crollo della parte superiore del capannone dove si trovavano alcuni vitelli che però si sono salvati, così come si è salvata la signora Fabiola Galliazzo che poco prima che la parte superiore si schiantasse al suolo si trovava proprio lì sotto. Stava infatti alimentando i vitelli, salvo poi allontanarsi nel momento in cui ha terminato quel lavoro. Si trovava alcune decine di metri più in là quando, assieme al marito Pietro, si è accorta che il capannone era venuto giù. Se la signora fosse stata ancora lì sotto, sarebbe stata quasi certamente schiacciata.

È proprio Pietro Milan che ora accusa e se la prende col taglio degli alberi, per lo più eucaliptus, che sta interessando varie zone dei terreni della vecchia bonifica di Arborea. Sono tutte operazioni studiate e autorizzate, che vengono effettuate da privati dopo i permessi rilasciati da Forestas, perché c’era la necessità di cimare diverse centinaia di alberi che da tempo non venivano curati e stavano diventando fonte di pericolo perché si temeva che potessero venire giù da un momento all’altro. È successo però che, una volta effettuato il taglio, ci sarebbe stata una conseguenza non prevista ovvero quella di lasciare ampi corridoi per il passaggio del vento. Nelle scorse settimane, peraltro, alcuni proprietari delle aziende agricole e di allevamento di Arborea avevano sollevato il problema e c’erano state delle intermediazioni per evitare che si agisse in maniera troppo netta. In alcune zone, però, forse il taglio è stato più ampio o addirittura troppo ampio. (e.carta)

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