L'isola potrebbe avere 30 casinò
Un casinò in ogni albergo a cinque stelle. E' questa la proposta a cui sta lavorando il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla. Il numero dei casinò in Italia potrebbe passare da 4 a circa 250
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ROMA. In Sardegna potrebbero sorgere una trentina di case da gioco. Un casinò in ogni albergo a cinque stelle, infatti è la proposta alla quale il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sta lavorando ma che oggi non presenterà al consiglio dei ministri. Se passasse il piano Brambilla il numero dei casinò in Italia potrebbe passare da 4 (Campione, Saint Vincent, Sanremo e Venezia) a circa 250. Solo in Sardegna, infatti, oltre ai tre hotel Cinque Stelle Lusso (Pitrizza, Cala di Volpe e Romazzino in Costa Smeralda) ci sono 24 alberghi a cinque stelle.
Ma il progetto Brambilla, contenuto nel decreto sul rilancio del Sistema Italia, sta già suscitando molte polemiche. Per Alessandro Cianelli, direttore generale di Federalberghi-Confturismo c’è il rischio «che possano ingenerarsi meccanismi pericolosi soprattutto per ciò che da sempre ”gira” intorno ad alcune case da gioco e in ogni caso può essere un’inziativa utile per aumentare l’appeal dei nostri alberghi di fascia alta, ma resta il problema della sicurezza e della gestione».
La Federgioco invita il ministro a soprassedere, per il momento. Oltrettutto i quattro casinò già esistenti in Italia, dice la Federgioco, «stanno attraversando una congiuntura particolarmente negativa, dovuta alla crisi economica e a una progressiva trasformazione del mondo del gioco».
L’idea della Brambilla non piace neanche alla Fipe, Federazione italiana dei pubblici esercizi (che rappresenta 250mila imprese e un milione di lavoratori) se il provvedimento dovesse essere approvato i casinò sarebbero così distribuiti: Piemonte 52, Lombardia 31, in Trentino 52, Veneto 30, Friuli Venezia Giulia 20, in Liguria 62, Emilia Romagna 93, Toscana 30, Umbria 31, Lazio 24, Abruzzo 3, Campania 34, Puglia 14, Basilicata 2, Calabria 11, Sicilia 11, Sardegna 12. Ma quest’ultimo numero è basato su una classifica non aggiornata degli alberghi di lusso.
«L’idea di fare un casinò per ciascun hotel a cinque stelle mi sembra esagerata- commenta Giorgio Maccioccu, presidente interprovinciale di Confturismo-Federalberghi e presidente nazionale degli alberghi stagionali di Federalberghi- In Sardegna ne vedrei bene tre, massimo cinque. Non c’è dubbio, infatti, che gli alberghi con i casinò riescono a esercitare una buona attrattiva sui turisti. Non a caso vediamo che gli italiani all’estero sono buoni frequentatori di queste strutture. E perchè mai dovremmo negare questa possibilità agli stranieri che frequentano la Sardegna? La presenza dei casinò, poi, potrebbe attirare in molti centri turistici una fauna poco raccomandabile. Quando si parla di dove e quanti casinò far nascere sarebbe opportuno tenere presente il problema della sicurezza».
Ma il progetto Brambilla, contenuto nel decreto sul rilancio del Sistema Italia, sta già suscitando molte polemiche. Per Alessandro Cianelli, direttore generale di Federalberghi-Confturismo c’è il rischio «che possano ingenerarsi meccanismi pericolosi soprattutto per ciò che da sempre ”gira” intorno ad alcune case da gioco e in ogni caso può essere un’inziativa utile per aumentare l’appeal dei nostri alberghi di fascia alta, ma resta il problema della sicurezza e della gestione».
La Federgioco invita il ministro a soprassedere, per il momento. Oltrettutto i quattro casinò già esistenti in Italia, dice la Federgioco, «stanno attraversando una congiuntura particolarmente negativa, dovuta alla crisi economica e a una progressiva trasformazione del mondo del gioco».
L’idea della Brambilla non piace neanche alla Fipe, Federazione italiana dei pubblici esercizi (che rappresenta 250mila imprese e un milione di lavoratori) se il provvedimento dovesse essere approvato i casinò sarebbero così distribuiti: Piemonte 52, Lombardia 31, in Trentino 52, Veneto 30, Friuli Venezia Giulia 20, in Liguria 62, Emilia Romagna 93, Toscana 30, Umbria 31, Lazio 24, Abruzzo 3, Campania 34, Puglia 14, Basilicata 2, Calabria 11, Sicilia 11, Sardegna 12. Ma quest’ultimo numero è basato su una classifica non aggiornata degli alberghi di lusso.
«L’idea di fare un casinò per ciascun hotel a cinque stelle mi sembra esagerata- commenta Giorgio Maccioccu, presidente interprovinciale di Confturismo-Federalberghi e presidente nazionale degli alberghi stagionali di Federalberghi- In Sardegna ne vedrei bene tre, massimo cinque. Non c’è dubbio, infatti, che gli alberghi con i casinò riescono a esercitare una buona attrattiva sui turisti. Non a caso vediamo che gli italiani all’estero sono buoni frequentatori di queste strutture. E perchè mai dovremmo negare questa possibilità agli stranieri che frequentano la Sardegna? La presenza dei casinò, poi, potrebbe attirare in molti centri turistici una fauna poco raccomandabile. Quando si parla di dove e quanti casinò far nascere sarebbe opportuno tenere presente il problema della sicurezza».