La Nuova Sardegna

Sassari-Olbia, il governo dice sì

Sassari-Olbia, il governo dice sì

La Sassari-Olbia è un’emergenza e merita perciò una priorità e una procedura d’urgenza. La decisione è del consiglio dei ministri. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, spera ora in un’immediata nomina del commissario. Secondo quanto garantito da Berlusconi, il commissario dovrebbe essere proprio il governatore. "Al momento - ha detto Cappellacci - sono disponibili 160 milioni di euro, che consentiranno di avviare i cantieri. Gli altri 470 sono in dirittura d’arrivo"

13 marzo 2010
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CAGLIARI. «L’unica cosa certa è che la Sassari-Olbia si farà». Ugo Cappellacci ieri mattina davanti ai giornalisti aveva di nuovo qualche buona ragione per mostrare il suo ormai celebre sorriso. Il consiglio dei ministri, infatti, aveva appena accolto la sua richiesta di dichiarare «lo stato di emergenza nel territorio delle province di Sassari e Olbia-Tempio in relazione ai lavori di rifacimento e messa in sicurezza della strada statale». Sarà lui, dopo Guido Bertolaso, il commissario straordinario? Sembra proprio che Silvio Berlusconi glielo abbia garantito.

Appresa la notizia da Palazzo Chigi, Cappellacci ha chiesto al suo capo ufficio stampa, Giorgio Greco, di convocare i giornalisti nel palazzo di viale Trento. «Notizia urgente», è stato il messaggio. Era in corso una riunione di giunta, per cui il presidente, affiancato dagli assessori, ha colto la palla al balzo per annunciare anche la delibera del giorno, quella sull’eolico. Ma il piatto forte che doveva offrire ai cronisti era certamente la Sassari-Olbia, sulla quale egli si sta giocando, assieme al premier, una partita politica non da poco, per via della beffa del G8 e del successivo scandalo giudiziario che ha coinvolto la Protezione civile e soprattutto le imprese della «cricca» che ha operato alla Maddalena. Dopo tutto quello che è successo, un altro passo falso segnerebbe la fine. L’opposizione, pur riconoscendo che quello di ieri è un passo in avanti, resta ancora critica e vigile e non sembra affatto intenzionata a mollare la presa.

Cappellacci ha innanzitutto affermato che la dichiarazione dello stato di emergenza consente di confermare le «procedure accelerate» che, prima del G8, erano state previste in relazione all’ordinanza sui «grandi eventi» gestiti dalla Protezione civile. Si seguirà, in sostanza, lo stesso iter d’urgenza messo in atto «per altre infrastrutture strategiche» in diverse zone del Paese. Il presidente ha detto di aver chiesto lo stato di emergenza perché dopo il passaggio di consegne dalla Protezione civile all’Anas «non visto alcuni rischi, ad esempio lo stop alle procedure di emergenza, l’annullamento di tutti gli atti sinora varati». Ora «possiamo invece evitare ritardi e danni».

Il passaggio successivo sarà la nomina del commissario straordinario che dovrà gestire la realizzazione dell’opera. Lo nominerà Berlusconi con una nuova ordinanza. «Auspico - ha detto chiaramente Cappellacci - che venga scelto il presidente della Regione. Ne parlerò con il presidente Berlusconi». Secondo indiscrezioni, ne avrebbero già parlato, concordando tutto. Cappellacci è apparso più che ottimista, in alcuni momenti sembrava già in carica.

A chi gli ha fatto notare che restava il problema dei soldi, ha risposto: «Centosessanta milioni sono già a disposizione e ci consentiranno di avviare la realizzazione del progetto. La dotazione residua di 470 milioni è in dirittura d’arrivo. E’ chiaro che ci sono ormai tutte le condizioni: si parte e non appena serviranno le altre risorse si farà ricorso a decisioni legate alla dichiarazione dello stato di emergenza». Il presidente della giunta ha detto di avere già studiato la strategia: «Dobbiamo creare i presupposti per far partire insieme tutti i lotti, sia per terminare prima tutta l’opera, sia per ottenere anche prima del previsto le altre risorse finanziarie. Certo non sarà immaginabile bloccare nove lotti. Ora siamo nella fase di progetti preliminari e si deve dare l’incarico per quelli esecutivi».

Dopo tutto quello che è successo nei lavori legati al G8 e oggi sotto la lente di ingrandimento della magistratura, Cappellacci ha preso un altro impegno: «Le procedure saranno corrette e trasparenti». E le polemiche politiche anche nella maggioranza sul ruolo dell’Anas e delle imprese sarde? «Non ho risposto ad alcune prese di posizione - ha detto - perché ero concentrato sull’obiettivo da raggiungere».

Di «successo della coalizione di centrodestra che governa la Regione» ha parlato il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana. «E’ lo sblocco di un progetto che non soltanto il Sassarese e la Gallura, ma tutta l’isola attendevano da anni». Finalmente «si potranno mettere a tacere una volta per tutte le strumentalizzazioni e le polemiche politiche che hanno accompagnato tutti i passaggi della vertenza». Perché «la giunta presieduta da Ugo Cappellacci, grazie anche alla preziosa collaborazione del governo nazionale, ha dimostrato - ha concluso il capogruppo regionale del Pdl - di avere in mente un percorso ben definito e di avere le carte in regola per portarlo avanti fino alla fine». Anche Diana ha auspicato la nomina di Cappellacci a commissario.
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