Settimo, uccise la moglie a picconate, condannato a 30 anni di carcere
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Pietro CambeddaTrent'anni di carcere, è questa la condanna inflitta dal giudice di Cagliari, al termine del processo con rito abbreviato, al pensionato di Settimo San Pietro (Cagliari) che l'anno scorso uccise la moglie. La donna da tempo gli rimproverava una relazione sessuale con la suocera
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CAGLIARI. È stato condannato stamane a 30 anni di carcere, con il rito abbreviato, il pensionato di Settimo San Pietro (Cagliari) che l'anno scorso uccise, durante una lite, la moglie che da tempo gli rimproverava una relazione sessuale con la suocera.
Per Pietro Cambedda, 63 anni, il pm Maria Virginia Boi aveva chiesto questa pena, invitando il gup di Cagliari Giorgio Altieri a non riconoscere le attenuanti generiche (l'imputato era incensurato e aveva confessato), ma anzi a considerare l'aggravante della premeditazione.
A ciascuno dei tre figli della vittima, Elisabetta Bruno, uccisa a 43 anni a colpi di piccone e sepolta in un giardino di proprietà della famiglia, il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 300.000 euro (contro gli 850.000 a testa chiesti dall'avvocato di parte civile, Pierluigi Concas) e di 150.000 euro per ognuna delle quattro sorelle della donna.
Per Pietro Cambedda, 63 anni, il pm Maria Virginia Boi aveva chiesto questa pena, invitando il gup di Cagliari Giorgio Altieri a non riconoscere le attenuanti generiche (l'imputato era incensurato e aveva confessato), ma anzi a considerare l'aggravante della premeditazione.
A ciascuno dei tre figli della vittima, Elisabetta Bruno, uccisa a 43 anni a colpi di piccone e sepolta in un giardino di proprietà della famiglia, il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 300.000 euro (contro gli 850.000 a testa chiesti dall'avvocato di parte civile, Pierluigi Concas) e di 150.000 euro per ognuna delle quattro sorelle della donna.