La Nuova Sardegna

Il Mem a Cagliari rifugio di cultura e informazione

La mediateca di Cagliari
La mediateca di Cagliari

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 CAGLIARI. Una mediateca mediterranea, un centro di cui i cittadini possono (ri)appropriarsi della loro cultura consultando libri, dvd, riviste, documenti storici. E' il Mem, la mediateca del Mediterraneo che ieri è stata inaugurata dal sindaco Emilio Floris.  Con Floris anche la direttrice del centro Dolores Melis e gli assessori Giorgio Pellegrini e Raffaele Lorrai.  Una struttura avveniristica quella del Men, che sorge nel cuore della città, quartiere di Stampace. L'edificio che ha ospitato il mercato civico di via Pola è stato ristrutturato mantenendo all'esterno la fisionomia orginale. Si sviluppa su tre piani per una superficie di 6 mila metri quadrati. Il taglio del nastro, affidato al sindaco di Kaliningrad Yuri Savenko, è stato contestato davanti all'ingresso dalla lista civica «Meglio di prima non ci basta». I sostenitori hanno voluto sottolineare la presenza di barriere architettoniche e la concomitanza (ritenuta inopportuna) tra inaugurazione ed elezioni, polemica a cui il sindaco ha risposto con la necessità di rendere i servizi fruibili ai cittadini.  Costata 11 milioni e mezzo di euro e realizzata con fondi regionali ed europei, ma anche con un intervento comunale e la partecipazione di privati attraverso un project financing, la mediateca del Mediterraneo sarà aperta al pubblico da martedì 3. Ospiterà oltre 85mila volumi e 5mila cd e dvd, mentre nell'emeroteca situata al piano terra si potrà scegliere tra più di 90 riviste (con generi che spaziano dal cinema all'economia) e 17 testate quotidiane locali, nazionali e internazionali (inglesi, spagnole e francesi) a cui se ne aggiungeranno alcune arabe, cinesi e russe.  «Questa diventerà la biblioteca centrale della città, che sostituisce quella di via Newton - ha detto la direttrice Dolores Melis - per favorirne l'accesso e rendere la cultura più fruibile». Non solo libri e riviste però nella nuova mediateca, ma anche film, musica e immagini. «Al nostro Archivio storico del Comune si è aggiunto il prezioso Fondo Lepori, con le sue 530 tavole e più di 1.500 foto commentate, un lavoro certosino che testimonia lo sviluppo della città tra l'800 e il '900 - ha detto Melis -. L'idea è quella di invitare i cittadini a raccogliere e portare memorie e immagini della Cagliari del passato».  Un patrimonio storico e culturale metropolitano immenso che troverà sede dunque nel Mem che ambisce però anche a essere il filo conduttore tra le tradizioni dei popoli del Mediterraneo, visto che ospiterà una biblioteca araba con un patrimonio 5 mila volumi in lingua originale tra cui classici e diverse edizioni del Corano. «Un'iniziativa - ha detto l'assessore alla Cultura Pellegrini - con cui si vuole rimarcare lo stretto rapporto dell'isola col Maghreb».  Attualmente vi risiedono l'archivio storico, la biblioteca generale, di studi sardi e quella per i bambini e un'info point culturale mentre è in cantiere la realizzazione di un auditorium con 190 posti. Accessibile dal martedì al sabato, la struttura sarà anche uno spazio di aggregazione grazie a partner quali il consorzio Camù e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda.
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