Elena Pau e Luca Cocco, un omaggio alla poesia
SINNAI. Seconda serata per il festival “Il Colore Rosa” all’insegna della poesia: Elena Pau e Luca Cocco incontrano i versi di Wislawa Szymborska. Ieri sera, “Il colore rosa” è proseguito con una...
SINNAI. Seconda serata per il festival “Il Colore Rosa” all’insegna della poesia: Elena Pau e Luca Cocco incontrano i versi di Wislawa Szymborska. Ieri sera, “Il colore rosa” è proseguito con una seconda serata tutta dedicata alla poesia. Luca Cocco ha raccontato una delle grandi voci letterarie del Novecento con un omaggio dedicato al premio Nobel Wislawa Szymborska. A leggere le rime della grande poetessa l’attrice Elena Pau.
La serata è proseguita al Museo civico (ore 21,30) con la compagnia Abaco-Akroama che ha portato in scena “Bye, Bye Baby” di e con Rosalba Piras (la regia è di Rosalba Piras e Tiziano Polese). Nel consueto dopo spettacolo, con inizio alle ore 23, nella bella cornice di Sa Meri Domu, si è proseguito con Antonio Volpi e il suo “Femmena, tu si ’na mala femmena”.
Prima serata l’altroieri, invece, con una platea ad alto tasso di assessori (e sindaco compreso)negli spazi della Biblioteca comunale con un innarestabile Nino Nonnis a fare da mattatore. A parlare di donne e di scrittura al femminile, in occasione del primo appuntamento della settima edizione del festival “Il colore Rosa”, le autrici Claudia Musio, Mariella Bolacchi e Maria Gabriella Olianas.Un inizio in leggerezza ed allegria proseguito con lo spettacolo “Sa domanda” della compagnia sarda Tragodia in scena al Museo Civico. A fare da filo conduttore tra le tre scrittrici è stato il tema della memoria, elemento principe nel libro di Maria Gabriella Olianas “Per dare voce all’oblio” (Arkadia): «Come dice Gramellini, ognuno ha una storia da raccontare – ha detto la scrittrice – . Nella mia storia personale c’era la voglia di raccontare la storia dei piccoli che spesso non compaiono mai nei libri di storia». Una memoria che si tramanda anche nelle ricette di cucina, come ha fatto Mariella Bolacchi nel suo ultimo dedicato alla cucina di Sardegna. «Sin da giovane seguivo mia madre in cucina e prendevo appunti, in un quadernino ho scritto tutte le ricette di famiglia, poi negli anni ho allargato la mia ricerca, ho intervistato gli anziani».