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La delegata degli studenti: «Scarse risorse per la ricerca»

SASSARI. Hanno tra i 18 e i 60 anni. Più della metà sono arrivati a Sassari da altre parti della Sardegna. Qualcuno persino da Cina, Brasile, Argentina, Mongolia. E tra loro ci sono slavi e italo-amer...

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SASSARI. Hanno tra i 18 e i 60 anni. Più della metà sono arrivati a Sassari da altre parti della Sardegna. Qualcuno persino da Cina, Brasile, Argentina, Mongolia. E tra loro ci sono slavi e italo-americani. È un panorama davvero cosmopolita, quello degli studenti dell’accademia Sironi.

«Idee e potenzialità non mancano: sarebbe bello poter realizzare tutti i nostri progetti, ma le risorse o mancano del tutto o sono così scarse da impedirci di lavorare», sostiene con determinazione Elena Muresu, 22 anni, algherese, rappresentante degli allievi nel complesso di via Duca degli Abruzzi. Lei, con il collega Mario Efisio Monni, è delegata al Consiglio accademico. Mentre un’altra ragazza, Alice Alberti, rappresenta gli iscritti nel Cda.

Gli allievi pagano in media 600 euro di tasse all’anno: «E livelli così bassi nelle altre 19 accademie italiane non credo proprio si possano riscontrare», rileva il direttore, Antonio Bisaccia. Circa un terzo, poi, sono esentati per merito o per l’esiguo reddito familiare. Tutti i fuori sede, in ogni caso, sono collegati con una convenzione all’Ersu. Quindi beneficiano per gli alloggi e per la mensa delle stesse condizioni degli universitari.

Spiega ancora Elena Muresu: «Stato, Regione ma anche Provincia e Comune dovrebbero aiutare un’istituzione come questa: qui possiamo prepararci bene e non credo che un domani avremo più difficoltà di altri a trovare un lavoro». (pgp)

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