“Ribaltone” in Piemonte e in Abruzzo
Le due Regioni al centrosinistra, il Pd fa il pieno anche nei Comuni, 13 ballottaggi. La sorella di Renzi assessore in Emilia
ROMA. Il Piemonte e l’Abruzzo al centrosinistra, con Sergio Chiamparino e Luciano D’Alfonso che strappano le due Regioni rispettivamente alla Lega Nord (era governatore Roberto Cota) e a Forza Italia, che con Gianni Chiodi ha guidato l’Abruzzo; otto comuni confermati al centrosinistra; due, Ascoli Piceno e Tortolì, che si confermano al centrodestra. Poi, Prato che dal centrodestra passa al centrosinistra, e altri 13 comuni che andranno probabilmente al ballottaggio: Padova, Vercelli, Potenza, Pavia, Cremona, Livorno, Foggia, Bari, Terni, Verbania, Pescara, Bergamo, Perugia.
Tra questi ultimi, spicca un ballottaggio inedito a Padova: qui è scontro diretto tra Pd e Lega, divisi da pochi punti percentuali, dopo 10 anni di governo ininterrotto della sinistra. A fronteggiarsi sono Ivo Rossi, sindaco reggente Pd per l’abbandono “ministeriale” di Flavio Zanonato, e Massimo Bitonci, capogruppo della Lega al Senato, sostenuto anche da Forza Italia. A Livorno, invece, il ballottaggio, se confermato, avverrebbe per la prima volta da quando è entrata in vigore l’elezione diretta del sindaco.
Questo il quadro che si delinea mentre è ancora in corso lo spoglio delle schede che, in alcune realtà, ha proceduto con grande lentezza anche a causa della complessità del voto disgiunto e di genere, delle numerose contestazioni dei rappresentanti di lista e, in alcuni casi, di presidenti di seggio inesperti.
Il centrosinistra riesce a confermare la propria presenza sullo scranno più alto nelle città di Firenze, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Campobasso, Sassari. Riesce anche a strappare Prato al centrodestra dove il sindaco uscente, Roberto Cenni, è stato sconfitto da Matteo Biffoni, sostenuto da Pd, liste civiche, comunisti italiani, Sel ed altri. Il centrodestra si confermerebbe ad Ascoli Piceno, dove era e rimane sindaco Guido Castelli, che è anche responsabile finanze locali per l’Anci, vince a Tortolì dove Massimo Cannas, con il 30,6% e a capo di una lista civica «Obiettivo 1», con forze di centrodestra e indipendenti del centrosinistra ha spuntato la vittoria solo per una trentina di voti su Fabrizio Selenu (30,1% pari a 1.947 voti), lo sfidante del Pd a capo di una coalizione di centrosinistra. Il centrodestra, inoltre, sembra prevalere anche a Teramo dove già governava.
Tante le curiosità emerse durante il voto amministrativo: tra queste Benedetta Renzi, la sorella di Matteo, che diventerà assessore comunale visto che Stefano Sermenghi, sindaco uscente di Castenaso, piccolo comune alle porte di Bologna, ha infatti conquistato il bis con il 76,55%, oltre tre voti su quattro. Prima delle elezioni, Sermenghi aveva annunciato che in caso di vittoria avrebbe nominato assessore Benedetta Renzi, che da anni vive con la famiglia a Castenaso. Nei prossimi 5 anni si occuperà di welfare e scuola. A Novellara (Reggio Emilia) Elena Carletti, figlia del leader dei Nomadi, Beppe, è il nuovo sindaco. La candidata della lista di centrosinistra “Novellara Bene comune” ha vinto con il 60,18% davanti a Cristina Fantinati di Civica Insieme (20,13%) e a Stefano Paterlini del M5S (19,67%). E a 86 anni Ciriaco De Mita, già presidente del Consiglio Dc, è il nuovo sindaco di Nusco (Avellino), suo comune di nascita. È stato eletto con 1.136 voti. Ed è tutto da rifare a S. Angelo in Vado, nel Pesarese, dove le elezioni non sono valide perché non è stato raggiunto il quorum dei votanti. È accaduto perché i cittadini non hanno accettato l’esclusione di una lista il cui candidato aveva invitato i suoi sostenitori a votare scheda bianca per annullare le elezioni.