L’Anci: sui trasporti una strategia comune
I Comuni hanno chiesto all’assessore regionale Massimo Deiana un progetto condiviso di sviluppo
CAGLIARI. Una strategia concordata per lo sviluppo del trasporto pubblico locale. È questa la richiesta fatta dall’Anci all’assessore Massimo Deiana. Una delegazione dei comuni della Sardegna si è presentata dal titolare dei Trasporti con un documento in cui gli enti locali hanno messo nero su bianco quelle che per loro sono le priorità in tema di trasporto pubblico. L'incontro era stato richiesto dalla stessa Anci a seguito delle preoccupazioni espresse dall’assessore Deiana davanti alla commissione regionale ai Trasporti, riguardanti i 325 milioni non soggetti ai vincoli del patto di stabilità rispetto ai 429 dell’anno precedente. Un taglio di ben 134 milioni, pari al 25 per cento, che andrà a incidere pesantemente su i trasporti in Sardegna.
L’associazione, raccogliendo le istanze di numerosi comuni, a partire da quello della amministrazione della Maddalena preoccupato per i collegamenti con l'isola, ha presentato un documento dettagliato che evidenzia la necessità di porre in atto una strategia concordata tra Regione ed enti locali per uno sviluppo complessivo del trasporto pubblico locale in Sardegna. L’Anci, come peraltro sostiene da tempo, concorda con l’assessore Massimo Deiana sulla necessità di riordinare il sistema del trasporto pubblico locale che «da anni non è più sostenibile, al di là dei costi elevati, per l’assenza di una visione strategica e integrata dello stesso». A titolo di esempio, la delegazione dei sindaci ha citato l’assenza di pianificazioni territoriali che valorizzino il trasporto ferroviario nella sua naturale interconnessione con quello su gomma, assistendo in alcuni casi a duplicazioni di corse su rotaia e su strada. «Abbiamo favorevolmente preso atto delle intenzioni dell'assessore di difendere e potenziare il trasporto su rotaia rilanciando il settore ferroviario – conclude l’associazione dei sindaci –, ma, soprattutto, abbiamo condiviso la proposta di avviare un grande percorso di consultazione di tutti i comuni della Sardegna per arrivare a una pianificazione concordata e concertata tra la Regione e le autonomie locali».