La Nuova Sardegna

Guerra al meteo: le false profezie che rovinano le vacanze

di Luca Fiori
Guerra al meteo: le false profezie che rovinano le vacanze

Gli esperti dell’Arpas avvisano: «Diffidate dalle previsioni che hanno la pretesa di dirvi che tempo farà tra una settimana»

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SASSARI. Sono l’incubo degli albergatori e il terrore dei turisti. Le chiamano le “Cassandre del meteo” o i “meteo-terroristi” e quest’anno - con l’Anticiclone delle Azzorre che di spostarsi dall’oceano Atlantico al mar Mediterraneo e portare un po’ di stabilità sull’Europa centrale sembra non ne voglia proprio sentire - fanno ancora più paura. In questa estate anomala, caratterizzata da un tempo incerto, sono i nuovi imprenditori del meteo, che vanno a caccia di clic sui siti internet e di possessori di smartphone a cui proporre le ultime “app” per essere informatissimi su vento e pioggia a lungo termine, a tenere in ostaggio i vacanzieri e a fare infuriare chi vive dal turismo.

A dettare legge sono alcuni siti privati come Ilmeteo.it, 3Bmeteo.com e Meteo.it., seguitissimi dai navigatori virtuali. Basti pensare che Ilmeteo.it è la terza “app” più scaricata nel 2013 su Android dopo Whatsapp e Facebook e fa 40 milioni di visite al mese. Nel 2008 fatturava 1 milione di euro e ne guadagnava 46mila. Nel 2012 i ricavi si sono quintuplicati e gli utili sono arrivati a 2,3 milioni. Un giro d’affari incredibile, generato da informazioni tutt’altro che attendibili.

Secondo gli esperti del servizio idrometeoclimatico dell’Arpas Sardegna le previsioni che si trovano all’interno di quei siti non hanno infatti quasi mai un fondamento scientifico. «Una previsione meteo che abbia la pretesa di dirvi con esattezza che tempo farà tra una settimana - spiega il meteorologo Alessandro Delitala - non può essere in alcun modo attendibile. Le previsioni meteo sono una cosa seria, non si può essere approssimativi - continua l’esperto dell’Arpas - noi utilizziamo dei modelli fisici che calcolano l’evoluzione dello stato dell’atmosfera in base alle leggi fisiche che la governano. Qui all’Arpas utilizziamo cinque modelli chiamati Bolam - aggiunge Delitala - e ognuno di questi modelli ci fornisce uno scenario diverso per quanto riguarda le previsioni del tempo nei giorni successivi. Ognuno di questi scenari, dei quali abbiamo anche la percentuale di attendibilità, può essere quello vero. È sulla base di queste informazioni - continua il meteorologo - che emettiamo le previsioni. Al contrario i siti e le applicazioni da scaricare sui telefonini - conclude Delitala - prendono in considerazione solo un modello, magari il più attendibile, ma con una grande, grandissima possibilità di errore, specialmente nel lungo periodo».

Un meteorologo onesto e con una preparazione scientifica - spiegano gli esperti del servizio diretto da Giuseppe Bianco - non può fare previsioni attendibili che vadano oltre cinque giorni. «Possiamo farle con altissima precisione - spiega Carlo Castiglia - per i due giorni successivi e a anche per una zona specifica, e con una buona possibilità di precisione su scala regionale fino a tre, quattro giorni. Ma dal quinto giorno è già molto difficile avere un quadro certo». Molti siti internet propongono però previsioni fino due, tre settimane e inevitabilmente con le loro informazioni condizionano chi in questo periodo deve programmare le ferie.

«Esistono dei modelli fino a venti giorni - spiega Alessandro Delitala - e i siti più famosi propongono previsioni a lunghissima scadenza, ma noi che facciamo seriamente questo lavoro sappiamo che si tratta di informazioni che è impossibile avere con così largo anticipo». Ma c’è anche chi non si fa distrarre dalle icone colorate e dalla grafica accattivante dei siti e sulla rete sa trovare anche chi fornisce informazioni con fondamenti scientifici. «A noi - spiega il direttore del servizio idrometeoclimatico dell’Arpas Giuseppe Bianco - si rivolgono spesso turisti che hanno intenzione di venire nell’isola e di recente ci ha contattato una famosa casa automobilistica straniera che doveva lanciare una nuova auto a Villassimius. Da noi voleva sapere le condizioni climatiche che avrebbe trovato nel mese di maggio, senza pretendere di sapere se quel giorno ci sarebbe stata pioggia o sole». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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