La Nuova Sardegna

Moby, ridotta sanzione Antitrust

Moby, ridotta sanzione Antitrust

La decisione del Tar taglia a 271mila il conto per l’acquisizione di quote Tirrenia

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OLBIA. La sanzione inflitta dall'Antitrust alla Moby per non aver rispettato le clausole sull’acquisto della Tirrenia, insieme ad altri soci, è stata ridotta. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha accolto in parte il ricorso della società controllata dall’armatore napoletano Vincenzo Onorato. Scende così a 271mila euro la sanzione da pagare rispetto ai 500mila stabiliti mesi fa dall'Autorità che controlla il mercato e vigila sulle concentrazioni. Anche la Compagnia Italiana di Navigazione – nuova proprietaria della Tirrenia – a suo tempo è stata sanzionata per le stesse violazioni: anche questa compagnia ha presentato ricorso e la sentenza del Tar è attesa per i prossimi giorni.

Era la fine di giugno di due anni fa, quando l'Antitrust autorizzò l'operazione di concentrazione Moby-Cin-Tirrenia, ma a certe condizioni. Queste: che dal 2012 al 2016 Moby non doveva più stipulare, o rescindere con effetto immediato, accordi finalizzati alla commercializzazione di biglietti con operatori concorrenti (code-sharing) sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres e Genova-Olbia. Con in più un secondo vincolo, nella stagione estiva 2012, per le stesse rotte non dovevano esserci aumenti delle tariffe. Clausole non rispettate sia da Moby che da Cin.

Il Tar ha ritenuto la sanzione «conforme alla necessità di tutelare i consumatori da ingiustificati aumenti e dal venir meno della concorrenza sulle rotte», ma ha ritenuto che «il ritardo nella revoca degli accordi commerciali» sia stato un peccato veniale.

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