Rubava cavi di rame, folgorato dall’alta tensione
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SERRAMANNA. Mattina di Natale tragica nelle campagne fra Serramanna e Samassi. Un ladro di rame è morto poco prima dell’alba folgorato mentre rubava cavi della linea elettrica dell’alta tensione nella località Pimpisu, vicino alla strada statale che collega i due paesi del Campidano. La sua identità è stata accertata dopo diverse ore dai carabinieri di Sanluri: Salah Harbi, 41 anni, era un immigrato marocchino che lavorava come aiutante in un piccolo allevamento di Samassi. L’uomo non aveva addosso documenti. È possibile che fosse in compagnia di almeno un complice, che lo ha abbandonato quando si è accorto che era morto.
Ad accorgersi dell’accaduto è stata una pattuglia del Nucleo radiomobile della Compagnia di Sanluri, che aveva ricevuto l’indicazione di una anomalia in quella linea elettrica rilevata dai tecnici dell’Enel. Il fatto lasciava presupporre, come già avvenuto più volte in passato, che fosse in atto un tentativo di furto di cavi elettrici.
Sempre secondo i tecnici dell’ente elettrico intervenuti sul posto e gli accertamenti dei carabinieri, il ladro di rame si sarebbe arrampicato su un palo dell’alta tensione e ha reciso un primo cavo, provocando il calo di tensione subito rilevato dal quadro della centrale di zona dell’Enel. I tecnici hanno cercato di ripristinare automaticamente la tensione, ma quando il ladro ha provato a recidere anche il secondo cavo è rimasto folgorato, precipitando da un’altezza di circa quattro metri.
Quando la pattuglia è arrivata nel punto indicato e dopo qualche minuto di perlustrazione al buio con i fari dell’auto di servizio, ha trovato il cadavere di un uomo ai piedi di un palo della linea dell’alta tensione. Il medico legale ha poi stabilito che la morte era stata causata da una folgorazione elettrica.