Veleni del G8 sepolti nella scuola sottufficiali
La Maddalena, a scoprire la discarica i carabinieri del Noe su mandato della procura di Tempio
LA MADDALENA. Una discarica eredità del G8, alle spalle della Scuola sottufficiali della Marina. A scoprirla i carabinieri del Noe di Sassari e i vigili del fuoco, su mandato del sostituto procuratore di Tempio, Ginevra Grilletti. Dal terreno, già a mezzo metro di profondità, è emersa la presenza di materiale inquinante, amianto, ma anche scarti di demolizione e pezzi di imbarcazioni. Tutti materiali che dovevano essere smaltiti secondo la legge.
L’indagine per presunto inquinamento ambientale era scattata dopo un esposto. A scoperchiare la vicenda una inchiesta della trasmissione di Italia Uno “Le Iene”, che andrà in onda lunedì sera.
Ieri mattina i carabinieri e l’escavatore dei vigili del fuoco hanno varcato i cancelli delle Scuole sottufficiali e si sono diretti nei terreni alle spalle dell’istituto. Ingresso blindato fino alle 16 con guardia armata di mitra.
L’esposto indicava con precisione l’area in cui sarebbero stati interrati rifiuti ad alto tasso di inquinamento. I materiali demoliti risalirebbero all'epoca dei lavori del G8. Allora la Marina militare mise un'area-cantiere a disposizione delle ditte che lavorano per il G8.
Le aziende, in cambio della cortesia, si occuparono della demolizione e della ricostruzione di una vecchia palazzina alloggi, al posto della quale oggi sorge l'infermeria della Marina. Secondo le indagini condotte dalla Procura i materiali della demolizione, invece di essere smaltiti, sarebbero stati interrati. L’inchiesta mira ad accertare anche dove siano finiti i soldi pagati per il regolare smaltimento dei materiali edili. Nella discarica degli inerti si sarebbero aggiunte in un secondo tempo anche due barche. Una montagna di rifiuti che viene alla luce oggi a distanza di sei anni.
L’area di circa un ettaro trasformata in deposito illegale di rifiuti speciali è stata messa sotto sequestro. Al momento non ci sono indagati. Già oggi l’escavatore inviato dalla Procura ritornerà nel terreno alle spalle della Scuola sottufficiali. Dovranno essere fatti altri scavi, più profondi.
Si punta a capire nel dettaglio quale tipo di materiali sia nascosto sotto terra e quale sia il livello di pericolosità. Sarà poi necessario procedere elle bonifiche.
L’altro filone dell’indagine mira invece a verificare per quale motivo le ditte, pagate per smaltire i materiali delle demolizioni, non abbiano eseguito i lavori secondo quanto previsto dalla legge.
Sul G8 a La Maddalena, che nulla ha portato di buono nell’isola, si apre una nuova pagina tutta da chiarire. Mentre si aspetta un reale rilancio dell’economia dell’isola si vive un presente fatto di promesse. L’ex ospedale militare doveva diventare un resort a 5 stelle. Non ha mai aperto. E anche l’ex Arsenale cade a pezzi dopo un intervento costato milioni di euro. Mentre le bonifiche non sono mai partite.