La Nuova Sardegna

l’omicidio di orune

Delitto Monni, sotto esame la moto di uno degli indagati

di Nadia Cossu
Delitto Monni, sotto esame la moto di uno degli indagati

SASSARI. Sono cominciati ieri gli accertamenti non ripetibili sulla grossa moto da strada che il 26enne di Ozieri – indagato per l’omicidio dello studente di Orune Gianluca Monni – teneva nel garage...

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SASSARI. Sono cominciati ieri gli accertamenti non ripetibili sulla grossa moto da strada che il 26enne di Ozieri – indagato per l’omicidio dello studente di Orune Gianluca Monni – teneva nel garage di casa e che gli è stata sequestrata dai carabinieri su disposizione della Procura della Repubblica.

I militari del Ris (reparto investigazioni scientifiche) hanno iniziato a esaminare la due ruote di proprietà del giovane, sospettato – insieme al cugino minorenne di Nule – di essere coinvolto nel delitto dello studente ucciso a fucilate lo scorso 8 maggio. Ma il sequestro della moto potrebbe non essere direttamente collegato alle indagini sull’omicidio, dal momento che è ormai quasi certo che i killer di Gianluca siano arrivati in Barbagia con due auto. Una delle quali di proprietà del padre di Stefano Masala, il 29enne di Nule sparito nel nulla il giorno prima del delitto Monni e mai più tornato a casa. L’impressione è che gli accertamenti sulla moto del maggiorenne possano essere riconducibili proprio alla scomparsa di Masala. I due fatti di cronaca sono indubbiamente collegati tra loro. Stefano è scomparso il giorno prima dell’omicidio di Gianluca, conosceva il minorenne suo compaesano che oggi è indagato per l’omicidio, la macchina che è stata vista a Orune la mattina dell’8 maggio è uguale a quella di suo padre. Soprattutto, quella stessa auto – una Opel Corsa scura – è stata data alle fiamme e abbandonata nelle campagne di Pattada subito dopo il delitto.

Ora i carabinieri del Ris cercano tracce ematiche o impronte sulla carenatura, sui pedali e sul manubrio della moto sequestrata a Ozieri.

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