La Nuova Sardegna

Lavoro/La denuncia dei sindacati

Ammortizzatori sociali, il Governo non mette i soldi

CAGLIARI. Cgil e Cisl ancora all'attacco dopo l'ennesimo rinvio sugli assegni ai lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. All’appello mancano sempre 156 milioni, devono arrivare dal...

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CAGLIARI. Cgil e Cisl ancora all'attacco dopo l'ennesimo rinvio sugli assegni ai lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. All’appello mancano sempre 156 milioni, devono arrivare dal Governo, per chiudere la partita del 2014 e cominciare a pagare il 2015. «Neppure nell'ultimo incontro con l'assessore al Lavoro Virginia Mura, i sindacati – denuncia il segretario generale della Cisl Oriana Putzolu – hanno avuto risposte esaurienti sui tempi in cui il Governo trasferirà alla Sardegna i 156 milioni necessari per pagare le indennità ai lavoratori in ammortizzatori sociali». L’allarme è sempre più forte: «I ritardi – sottolinea Cisl – sono colpa di un Governo che continua a brillare per la sua assenza, mentre la Regione non sembra molto ascoltata a Roma e l'Inps sta come al solito alla finestra. E i lavoratori sono purtroppo le solite vittime». Preoccupazione è stata espressa anche dalla Cgil, che sollecita la Regione «ad attuare le annunciate misure per restituire il lavoro a migliaia di disoccupati – sottolinea il segretario regionale Michele Carrus –. Occorre accelerare su questo fronte fino a dar concretezza alle nuove occasioni di lavoro e sviluppo».

Sono circa 20mila i lavoratori in mobilità in deroga che ancora devono incassare il saldo degli assegni sociali del al 2014. Perché? Perché mancano le risorse nonostante la promessa del Governo di girare alla Sardegna 80 milioni dai Piani d'azione e coesione. Il 2015 è un altro disastro – sostengono i sindacati – con 9.905 pratiche di lavoratori in mobilità istruite dall’assessorato ma anche questa ra senza copertura finanziaria. Erano e sono rimasti virtuali i 21 milioni assegnati dal Governo all'Inps regionale e i 55 milioni stanziati per la Sardegna ma l'istituto previdenziale non è stato ancora autorizzato a pagare le indennità. Per il 2016, infine, tutto è fermo, con non meno di 10 mila lavoratori in bilico e senza la certezza di aver l’anno prossimo l’ombrello degli ammortizzatori sociali. Per altro, la nuova normativa sulla cassa integrazione non prevede più interventi statali.

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