In un anno cancellate trentadue rotte
Gli irlandesi hanno più che dimezzato la presenza nell’isola: nuovi tagli a sorpresa anche a Cagliari
SASSARI. L’autunno 2016 inizierà con un bel saldo negativo rispetto all’anno precedente: meno 32 collegamenti Ryanair dall’isola, equamente distribuiti tra rotte nazionali e internazionali e l’aeroporto di Alghero che paga un prezzo più alto rispetto allo scalo di Cagliari-Elmas. Una mazzata per il sistema low cost, che sinora Ryanair ha gestito in maniera quasi monopolistica.
Via dall’isola. L’incubo è iniziato lo scorso autunno, quando la compagnia irlandese ha iniziato a tagliare: una prima sforbiciata significativa, con la rinuncia a 7 rotte da Alghero e 4 da Cagliari. L’operazione naturalmente non è passata inosservata, ma nessuno ha immaginato quello che sarebbe accaduto poco prima di Natale. Quando Ryanair ha annunciato che dal 1 aprile sarebbe venuta meno una serie di collegamenti da entrambi gli aeroporti, soprattutto da Alghero, per la Pe nisola e per l’Europa. Di fatto compromettendo la stagione turistica con la cancellazione di rotte gettonatissime come quelle per la Spagna e in parte per la Germania. Il 2 febbraio, mentre il mondo delle imprese e la politica erano in piena mobilitazione e cercavano il modo di convincere Ryanair a tornare sui suoi passi, ecco l’annuncio choc, rispetto al quale la sforbiciata iniziale è sembrata una carezza: dal 1 novembre addio ad Alghero con la chiusura della base e il mantenimento di soli tre collegamenti, per Milano-Bergamo, Pisa e Bologna.
I motivi dell’addio. Èda ricercare nell’aumento delle tasse aeroportuali, 2 euro e 50 centesimi in più su ogni biglietto emesso, la motivazione principale della smobilitazione dalla Sardegna: questa la spiegazione data da Ryanair, che in autunno è intenzionata a chiudere anche la base di Pescara e cancellare tutti i voli dall’aeroporto di Crotone. Motivazioni ribadite anche attraverso le parole di John Alborante, responsabile della comunicazione della compagnia, in una intervista alla Nuova rilasciata un paio di settimane dopo l’annuncio.
I contributi. Ma al centro della discussione c’è anche la vicenda dei contributi, che in Sardegna Ryanair non riceve da più di due anni. Il motivo: la Regione è finita sotto la lente della Commissione europea che da tempo ormai sta verificando se i fondi assegnati al sistema low cost possano essere configurato come aiuti di Stato. Le ultime notizie che arrivano da Bruxelles sono confortanti, il responso dell’Ue non dovrebbe essere infausto. Il rischio è beccarsi una maxi multa, che solo per l’aeroporto di Alghero – per il quale è in corso la procedura di privatizzazione – sfiorerebbe i 30 milioni di euro.
Tagli a sorpresa. A Cagliari Ryanair ha garantito che in autunno sarà mantenuta la base. Nel frattempo, però, sono stati cancellati altri quattro voli: dal 1 novembre infatti non si volerà più verso Francoforte, Dusserdolf, Parma e Girona-Barcellona (che si aggiunge a Madrid). Un taglio a sorpresa che fa crescere il livello di allerta anche nel sud dell’isola. (si. sa.)