Referendum, la direzione del Pd decide sulle trivelle
CAGLIARI. Non sembri uno scherzo: venerdì primo aprile la direzione regionale del Pd deciderà come schierarsi nel referendum contro le trivelle. Con appena due settimane di anticipo sul voto, i seggi...
CAGLIARI. Non sembri uno scherzo: venerdì primo aprile la direzione regionale del Pd deciderà come schierarsi nel referendum contro le trivelle. Con appena due settimane di anticipo sul voto, i seggi saranno aperti solo domenica 17 aprile, i Democratici affronteranno un altro dei numerosi scogli da quando è cominciata la guerra interna fra le correnti. Il referendum No-Triv potrebbe sembrare un problema intruso nella lite, ma non lo è. Se il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, è da sempre in prima linea a favore del Sì, il capogruppo Pietro Cocco ha annunciato l’astensione. E guarda caso i due sono anche di correnti opposte: Ganau (popolari-riformisti), Cocco (soriano). Poi c'è il gruppo dei renziani sardi, capeggiato da Gavino Manca e Chicco Porcu, che dovrebbe allinearsi con quanto detto dai vicepresidenti del Pd nazionale e cioè: «Il referendum è uno spreco di denaro pubblico». È possibile che alla fine la direzione lasci libertà di voto agli iscritti, senza scivolare (si spera) sull’antidemocratico: «Non andate a votare».