La Nuova Sardegna

«La tassa indigesta per gli irlandesi»

«La tassa indigesta per gli irlandesi»

Il “Riviera del corallo” è orfano di Ryanair. Inutile girarci intorno. Il direttore di Sogeaal, Mario Peralda (foto), presentando una programmazione estiva che è una vera scommessa, non elude il...

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Il “Riviera del corallo” è orfano di Ryanair. Inutile girarci intorno. Il direttore di Sogeaal, Mario Peralda (foto), presentando una programmazione estiva che è una vera scommessa, non elude il discorso. «Abbiamo mantenuto Ryanair per due anni senza contributi, non è accaduto in nessun altro posto d’Europa», racconta Peralda, affiancato dal presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Sardegna, Stefano Visconti, garante per il Fondo privato a sostegno dell’operatività aeroportuale. «Ci hanno chiesto come mai non abbiamo agito d’anticipo rispetto alle scelte di Ryanair – prosegue il direttore – ma cosa avremmo dovuto fare, senza sapere quali voli avrebbero cancellato? La gente ha interpretato la chiusura della base come un abbandono di Alghero – afferma – in realtà i vertici della compagnia hanno spiegato che la scelta dipende dall’aumento di una tassa che mal digeriscono, dato che alimenta il fondo a salvaguardia dei vettori italiani e che per loro rappresenta un’elargizione alle casse dei concorrenti». Insomma, Ryanair è stata tentata da una partecipazione più corposa alla programmazione estiva col sostegno del Fondo privato. «Ci hanno rinunciato – chiude Peralda – perché di pagare quella tassa non ne vogliono sapere». (g.m.s.)

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