La Nuova Sardegna

Il tar della lombardia

«Parchi aperti ai cani»

Ma in città sono tutti interdetti agli animali

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CAGLIARI. I cani al guinzaglio possono entrare in qualsiasi parco pubblico, ma il comune di Cagliari non se n’è accorto: i Giardini pubblici, Monte Urpinu, Terramaini, San Michele così come tutte le aree verdi della città - compreso Monte Claro, che appartiene alla Provincia - sono interdetti ai quattrozampe, costretti in spazi angusti e recintati quasi si trattasse di bestie feroci. Eppure la giurisprudenza parla chiaro: l’ultimo pronunciamento risale al 17 novembre dell’anno scorso, è un’ordinanza della sezione staccata di Brescia del Tar Lombardia seguita al ricorso dell’Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali. I giudici amministrativi hanno stabilito con un’ordinanza che negli spazi abbastanza grandi da potervi ricavare aree ampie da riservare ai bambini l’ingresso dei cani non può essere vietato. È il caso di quasi tutti i parchi della città, dove il comune potrebbe facilmente dividere lo spazio disponibile per dare alle migliaia di proprietari di cani la possibilità di frequentarli liberamente.

I giudici amministrativi lombardi sono scesi nel dettaglio, spiegando che il comune può realizzare «una sorta di suddivisione in settori per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di utenti, assicurando così sia il diritto dei bambini a giocare in sicurezza e pulizia, che quello degli animali di scorrazzare liberi e felici». Ricorda infatti il Tar che «tra gli obiettivi della pianificazione urbanistica, rientra anche la necessità di garantire il benessere degli animali d'affezione». Si tratta di un’indicazione chiara, che il comune di Cagliari ha ignorato malgrado la possibilità di aprire le aree verdi ai cani sia possibile e semplicissima da realizzare.

E’ vero che l’amministrazione Zedda non si è dimostrata insensibile alle necessità degli animali domestici: il canile comunale è stato migliorato e sono state tracciate anche aree riservate ai cani nella spiaggia del Poetto. Manca l’ultimo passo, forse il più importante: aprire agli animali i parchi pubblici, soprattutto dove la convivenza con i bambini può essere organizzata senza rischi. Aprirli anche ai proprietari dei cani, un aspetto che spesso viene dimenticato. Un argomento valido per la campagna elettorale in corso? (m.l)

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