La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Sono 737 i migranti salvati nel mare al largo della Libia che sbarcheranno questa mattina alle otto nel porto canale cagliaritano. Si tratta per la maggior parte di cittadini pachistani, ma tra loro saranno anche 81 marocchini. A bordo della nave norvegese Siem Pilot, che da oltre un anno è impegnata nell’operazione Triton ed è già approdata più volte a Cagliari, giungeranno nell’isola 653 maschi, 45 donne e 39 ragazzi minorenni. Non dovrebbero esserci situazioni di emergenza. La prefettura di Cagliari, dopo la conferma dell’arrivo da parte del ministero dell’Interno, ha lavorato nel fine settimana per preparare l’apparato dell’ accoglienza, peraltro ormai collaudato e dimostratosi efficiente. Dopo le visite mediche e le procedure di identificazione, i migranti verranno smistati nei centri di accoglienza convenzionati, in tutta la Sardegna. La maggior parte è destinata alla Provincia di Cagliari.

Arriva intanto la denuncia da parte di Antonio Satta, il presidente del direttivo dell’Anci, l’associazione dei comuni sardi, e segretario dell’Upc: «In questi giorni i centri di accoglienza per immigrati in Sardegna sono sotto pressione, i ricollocamenti a livello nazionale e a livello europeo stanno andando molto a rilento e molte comunità locali si chiedono quanto debba andare avanti questa situazione». Ha proseguito Satta: «Noi siamo sempre e comunque per l'accoglienza, ma anche per la solidarietà tra le comunità locali. Ed è ormai ora di dimostrare che questa Europa è davvero dei popoli».